André Onana si è preso l’Inter e le sta dando sicurezza

La partita contro il Porto ha suggellato l'avvenuta successione con Samir Handanovic.

È inevitabile che i momenti più importanti di Inter-Porto 1-0 siano quelli che hanno deciso l’esito della gara: l’espulsione di Otávio e il gol di Lukaku. Prima, però, ci sono stati altri momenti che hanno in qualche modo indirizzato e caratterizzato la sfida di San Siro, e in quei momenti André Onana è stato assoluto protagonista. Il diverbio – diciamo anche litigio – a distanza con Dzeko non avrà dato una svolta alla partita, ma ha testimoniato quanta tensione, forse anche troppa, fosse stata accumulata dal portiere dell’Inter, da Dzeko, da tutta la squadra nerazzurra. E poi c’è stata la tripla occasione per il Porto al minuto 55′, in cui Onana è stato bravissimo. Anzi: determinante.

L’azione della squadra di Sergio Conceição si è sviluppata in velocità, in verticale, una prerogativa storica del tecnico portoghese; João Mário – terzino destro nato nel 2000, solo omonimo dell’ex centrocampista dell’Inter oggi al Benfica – ha trascinato il pallone fino al cuore dell’area nerazzurra, poi la sfera è finita prima sui piedi di Uribe e poi su quelli di Zaidu, la cui prima conclusione è stata respinta da un grande intervento di Skriniar in scivolata. Poi è salito in cattedra Onana: altro tiro di Zaidu deviato in tuffo, infine conclusione ravvicinata di Taremi e altra parata da terra, quando ormai sembrava che la palla fosse destinata a entrare in porta. Certo, il tiro dell’attaccante iraniano del Porto è stato tutt’altro che irresistibile, tutt’altro che potente, ma la capacità di ricoordinarsi e la smanacciata da terra restano, sono un fatto, sono due giocate non da tutti. Non impossibili, ripetiamo, ma neanche così semplici.

Definizione di reattività

È questa la caratteristica di Onana che salta subito all’occhio: è raro che commetta errori grossolani, è raro che non riesca a sventare un tiro parabile scoccato dagli avversari. Lo dicono anche le statistiche: secondo FBref, Onana è il quarto portiere di tutta la Serie A per percentuale di parate (34) rispetto ai tiri in porta fronteggiati (46), una quota pari al 76,1%; solo Falcone, Provedel e Meret fanno meglio di lui. Da quando Inzaghi ha scelto di schierare l’ex Ajax da titolare, l’Inter ha vinto 10 partite su 14 disputate in Serie A, con due pareggi e due sconfitte. Un ruolino apprezzabile sia per il portiere che per la squadra nerazzurra, oscurato però dal rendimento fuori scala del Napoli.

Insomma, la successione di Samir Handanovic è avvenuta. Forse in modo più rapido e brutale di come era stata immaginata inizialmente, ma oggi Onana è un portiere solido, che dà sicurezza e tranquillità alla sua difesa. Contro il Porto, a parte la doppia parata di cui abbiamo già detto, è stato chiamato in causa in altre tre occasioni. Nessun intervento indimenticabile, ma ha fatto ciò che serviva per mantenere il clean sheet – che è sempre un’ottima base da cui partire per un doppio confronto a eliminazione diretta, soprattutto in Champions League. Anche i dati sulla distribuzione sono stati abbastanza positivi: 55 palloni giocati per 43 passaggi tentati con l’86% di precisione, e 6 lanci lunghi riusciti su 12 tentati. Non a caso, viene da dire, Onana è stato eletto come migliore in campo di Inter-Porto dal sito specializzato WhoScored. Magari la sua prestazione complessiva non resterà nella memoria storica del tifo interista, non come il gol di Lukaku, ma la sua doppia parata sì: sarà ricordata come l’apice del periodo positivo in cui Onana si è preso l’Inter in maniera definitiva.