La strana tecnica che usa Ivan Toney per essere un rigorista infallibile

Quando deve tirare dagli undici metri, l'attaccante del Brentford non si scompone e non sbaglia mai.

Ivan Toney sta vivendo una grande stagione: non è da tutti, in fondo, segnare 15 gol in Premier League con il Brentford, una buonissima squadra che però è piuttosto distante – per valori tecnici, per consistenza economica, quindi per ambizioni – dall’élite del campionato più affascinante del mondo. La cosa più sorprendente è che Toney è solo al suo secondo anno vero in Premier: dopo il percorso giovanile con il Northampton e il Newcastle, ha vissuto un’infinita girandola di prestiti – Barnsley, Shrewsbury Town, Scunthorpe, Wigan – e poi alla fine ha trovato casa al Peterborough United, in League One. È lì che l’ha scovato il Brentford, portandolo in Championship. Era il 2020, e da allora Toney ha messo insieme 113 partite in competizioni ufficiali con 63 gol segnati. Purtroppo Toney sta vivendo anche una brutta vicenda personale: pochi giorni fa ha confermato di aver violato le regole della Football Associations in materia di scommesse sul gioco, quindi dovrà affrontare un processo e – si presume, lo scrive il Guardian – una squalifica piuttosto consistente.

Al netto di quest’ultimo appunto, la stella di Toney è in ascesa. Anche perché ha una caratteristica tecnica che lo rende appetibile per qualsiasi squadra della Terra: è un rigorista infallibile. Il suo record in Premier League è immacolato (10/10, solo Yaya Touré è riuscito a fare 11/11, tutti gli altri specialisti ne hanno sbagliato almeno uno in carriera), e forse anche per questo il suo allenatore, Thomas Frank, l’ha definito «il migliore al mondo dagli undici metri». Se guardiamo alla sua intera carriera, Toney ha sbagliato un solo rigore su 28 tentativi: era l’ottobre 2018, giocava nel Peterborough United e fallì una trasformazione durante una sfida contro il Barnsley, una delle sue ex squadre.

Proprio quell’errore l’ha spinto a cambiare il suo approccio e la sua tecnica dal dischetto. È stato lui stesso a confermarlo in un’intervistaSky Sports: «Quando ho sbagliato il mio primo rigore, ho pensato che dovessi inventarmi qualcosa per evitare che potesse succedere di nuovo. Così dal rigore successivo ho iniziato a ragionare in maniera diversa: prima di calciare mi metto a pensare a cose che non c’entrano niente col calcio, per esempio a quando vado in vacanza oppure ad altre situazioni in cui potrei rilassarmi». In questo modo Toney inganna qualsiasi attesa, anche quella più lunga: l’ultimo rigore calciato (e ovviamente trasformato) in Premier League, contro il Fulham, è stato preceduto da un lungo momento di pausa, «ma per me è stato meglio», ha raccontato Toney. «Mi sono messo a pensare a me quando sono in vacanza, mi sono rilassato e ho scelto un punto in cui mettere la palla. L’attesa non ha importanza. Non bisogna farsi prendere dal panico, ma pensare a come esultare dopo aver fatto gol». A lui capita sempre, quindi magari potrebbe essere utile provare la stessa tecnica.