C’è una sola squadra di Haiti in attività, e ha compiuto un’impresa in Champions League

Il Violette ha eliminato l'Austin FC, club di MLS, superando diversi problemi logistici e anche politici.

La crisi umanitaria, politica e sociale di Haiti non accenna a spegnersi – qui, per chi volesse approfondire, c’è una serie di articoli sul tema pubblicati da Internazionale. Com’è inevitabile che sia, anche il calcio ne sta pagando le conseguenze: il campionato haitiano è fermo dalla stagione 2021, nel frattempo le squadre locali hanno interrotto le attività. Tutte tranne una: il Violette Athletic Club di Port-au Prince, la capitale del Paese, vincitore del torneo di Apertura 2021 e vincitore dell’edizione 1984 della Coppa dei Campioni CONCACAF (il vecchio nome dell’attuale CONCACAF Champions League, il torneo per club più importante del Nord-Centro America). Parliamo insomma di una squadra nobile, ma non più competitiva come un tempo: dopo quel successo, arrivato per altro a seguito del ritiro di tutte le squadre statunitensi e messicane, il Violette ha partecipato solamente a due edizioni del torneo più prestigioso del sub-continente. La terza è quella dell’edizione in corso, e resterà nella storia del calcio haitiano, e non solo haitiano: nonostante avesse disputato la sua ultima partita a maggio 2022, il Violette ha eliminato l’Austin FC, club di MLS, e si è qualificato ai quarti di finale della Champions League. E non è tutto: l’ha fatto superando una lunga – e anche controversa – serie di problemi logistici e politici.

Ricostruiamo con ordine, o quantomeno proviamoci: dopo la vittoria del Violette nella Série d’Ouverture 2021, una sorta di Campionato di Apertura, il calcio haitiano è stato fermato. Il Violette, però, ha deciso di continuare: attraverso la partecipazione alla Caribbean Club Championship 2022 e la vittoria del torneo, ha strappato il pass per la CONCACAF Champions League. Il punto è che la finale contro il Cibao, per altro giocata e vinta (ai rigori) nello stadio di casa della squadra dominicana, si è giocata a maggio 2022. La Champions sarebbe iniziata ed è effettivamente iniziata una settimana fa, quindi il Violette ha disputato solo gare amichevoli per nove mesi. E non è tutto: il sorteggio ha opposto gli haitiani agli americani dell’Austin, una squadra decisamente più forte, e come se non bastasse il match d’andata si è svolto nella Repubblica Dominicana, visto che le problematiche di Port-au Prince e di tutte le altre città del Paese hanno sconsigliato lo svolgimento della partita nello stadio del Violette. Proprio a Santiago de Los Caballeros, la seconda città più grande della Repubblica Dominicana, è avvenuto il primo miracolo: il Violette ha vinto per 3-0, anche perché l’Austin è sceso in campo con una formazione rimaneggiata, imbottita di riserve, evidentemente convinto di vincere facilmente. Sotto potete gustarvi la sintesi, qui c’è il racconto della partita pubblicato da The Athletic.

Il resto è storia di poche ore fa: il Violette è arrivato decimato negli Stati Uniti, visto che a dodici giocatori della rosa è stato negato il visto di accesso nel Paese. Non è la prima volta che succede: l’anno scorso, il Cavaly FC – un’altra squadra haitiana – ha deciso di non disputare la partita con la New England Revolution per lo stesso identico motivo. Per ovviare alle assenzee raggiungere il numero minimo tra formazione titolare e panchina, i dirigenti haitiani hanno deciso di ingaggiare – con un contratto a breve termine – quattro giocatori locali, inclusi due dell’FC Motown, squadra amatoriale del New Jersey, che si sono resi disponibili. Ebbene, ad Austin è avvenuto il secondo miracolo: il Violette è riuscito a subire solamente due gol nonostante l’Austin abbia scoccato 35 tiri verso la porta della squadra haitiana. E così è riuscito a cogliere la qualificazione ai quarti, un risultato che molti media americani hanno definito come «una delle più grandi sorprese nella storia del calcio nordamericano, e non solo». Considerando come sono andate le cose, è difficile dargli torto.