Il Man City ha stabilito il record di passaggi consecutivi (prima di un tiro) nella storia della Premier

Quattro minuti di possesso, 66 scambi riusciti.

Pep Guardiola è un allenatore che è stato in grado di evolversi molto, nel corso della sua carriera: solo un osservatore disattento o superficiale, infatti, potrebbe affermare che il suo Manchester City 2022/23 gioca allo stesso modo del suo Manchester City edizione 2019/20, o del suo Bayern del 2015 o ancora del suo Barcellona del 2012 o del 2009. La grande forza di Guardiola, in fondo, è proprio questa: è riuscito a rinnovarsi e quindi a rinnovare costantemente le sue squadre, ad adattarsi ai cambiamenti del gioco e dei giocatori intorno a lui. C’è però una cosa a cui Pep non rinuncia mai: vuole dominare le partite attraverso il controllo del pallone, attraverso il possesso. Che piò esprimersi e in effetti si esprime in molti modi diversi, ma il concetto di fondo non cambia molto: le squadre allenate da Guardiola tengono molto il pallone, sono allenate e mentalizzate per scambiarselo il più possibile. E allora Pep deve essere stato contento del nuovo record stabilito dal suo Manchester City durante la partita contro il Liverpool dell’ultimo weekend, finita 4-1 in favore dei Citizens: il tiro di Jack Grealish al minuto 82′ è nato da un’azione record, quella con il maggior numero di passaggi consecutivi nella storia del torneo.

È stata la stessa Premier League a certificare questo nuovo primato, direttamente sul suo profilo Twitter: la manovra che ha portato alla conclusione l’ex fantasista dell’Aston Villa è stata costruita con 66 appoggi senza interruzioni da parte della squadra avversaria, il numero più alto di sempre per un’azione che si è conclusa con un gol oppure con un tiro in porta della squadra che ha tenuto il pallone per tutto questo tempo. Sotto, potete vedere il tweet in questione e la passmap con il disegno di tutti i 66 passaggi prima del tiro di Grealish. Che, per la cronaca, è stato scoccato al volo dopo un cross di De Bruyne. Ed è stato deviato da Alisson.

Ovviamente si tratta di un record “moderno”, cioè legato alla nostra era: difficile pensare che esistano statistiche sul numero di passaggi effettuati per ogni azione ai tempi in cui la Premier League si chiamava First Division, negli anni Sessanta o Settanta del secolo scorso. È altrettanto vero che questo stile di gioco – possiamo definirlo guardiolista senza possibilità di smentita – si sia affermato solo negli ultimi anni, da quando certe rilevazioni sono diventate accurate e sistemiche. Di conseguenza, è giusto credere che siamo di fronte a un primato assoluto.

Detto questo, è il momento di passare all’azione. Di rivedere, cioè, quest’azione lunghissima che ha portato il Manchester City a concludere con Grealish. Lo anticipiamo, non è una manovra adatta a chi preferisce un calcio elettrico, veloce, verticale: la squadra di Guardiola tiene il pallone e lo fa girare con una certa lentezza per più di quattro minuti, prova diverse volte a imbucarlo in area o in spazi più aperti, ma poi non trova lo spiraglio giusto e allora ricomincia dai centrocampisti. A volte riparte addirittura dai difensori. Il Liverpool si limita a un pressing blando e a presidiare gli spazi, e allora questa sequenza di scambi va avanti per un tempo che sembra infinito. Fino a che, però, un passaggio tra le linee apre la difesa del Liverpool, De Bruyne trova Grealish isolato sul lato debole e arriva finalmente il tiro. Che è una liberazione, in tutti i sensi possibili.

Prendetevi una pausa di quattro minuti