Haaland è il primo giocatore di una squadra di Premier a segnare 45 gol in una stagione

Un nuovo record per il centravanti del Manchester City.

La prima stagione di Erling Halaand al Manchester City sta andando a ritmi incredibili: a ogni partita c’è un nuovo record infranto, a ogni gol c’è una statistica da riscrivere. Anche nella grande vittoria contro il Bayern Monaco, nell’andata dei quarti di Champions League, l’attaccante norvegese è stato protagonista assoluto. E, ovviamente, ha stabilito un nuovo primato. Con il gol del 3-0 segnato al 76esimo, infatti, Halaand è salito a quota 45 gol in tutte le competizioni, 30 in Premier League, 11 in Champions League e quattro nelle due coppe nazionali, FA Cup e League Cup: così è diventato il primo calciatore di una squadra di Premier League in grado di segnare così tanto in una singola stagione – contando le gare di tutte le competizioni. Haaland ha superato Van Nistelrooy e Salah, che si erano fermati a 44 gol rispettivamente nelle stagioni 2002/23 e 2017/18.

Grazie al gol segnato contro il Bayern Monaco, Haaland è anche diventato anche il giocatore della storia della Champions League ad aver realizzato più gol nelle prime 25 gare giocate nel torneo, ben 33. Prima di lui il record apparteneva a Alessandro Del Piero, autore di 20 gol nelle prime 25 presenze in Champions; al terzo posto di questa classifica c’è Ruud Van Nistelrooy con 18 gol, subito dopo ecco Filippo Inzaghi a quota 16 reti. Il numero di gol di Haaland impressiona ancor di più se confrontato con quello di alcuni dei più grandi marcatori della storia della Champions League: dopo 25 partite Ronaldo non aveva ancora segnato, Messi era a quota 12 gol, Benzema a 13 e Lewandowski a 15.

Haaland però non è solo gol, piuttosto un attaccante completo. Lo ha spiegato anche Guardiola: «Erling è sempre un pericolo per le difese, ma non è bravo solo a segnare. La sua forza sta nell’imprevedibilità, può fare di tutto in area. Erling è capace di dialogare con la squadra, libera spazi d’inserimento con i suoi movimenti e spesso mette i compagni davanti alla porta». L’azione che porta al gol del 2-0 contro il Bayern Monaco mostra chiaramente quello che dice Guardiola: poco prima del colpo di testa di Bernardo Silva, infatti, è proprio Haaland a ispirare l’azione. Dopo il pallone recuperato da Grealish su errore di Upamecano, il centravanti del City riceve in area di rigore, un po’ spostato sulla sinistra, e pur trovandosi in buona posizione non tira verso la porta: tocco morbido sul secondo palo e palla depositata esattamente sulla testa di Bernardo Silva. Non proprio una giocata alla Haaland, ma è proprio questo che spiega la sua grandezza, la sua importanza capitale nel Manchester City.