Vinícius Júnior è ossessionato dal dribbling

Ci prova tantissime volte in ogni partita, e (soprattutto) ci riesce molto spesso.
di Redazione Undici 04 Maggio 2023 alle 17:24

Secondo Carlo Ancelotti, il suo allenatore al Real Madrid, Vinícius Júnior è «il giocatore più determinante al mondo». Si tratta di parole piuttosto impegnative, se consideriamo la concorrenza di Mbappé e Haaland, ma questa investitura si poggia su delle solite basi. Per esempio il fatto che nessun calciatore delle cinque leghe top in Europa – Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1 – utilizzi l’arte del dribbling come lui. Sono i numeri a dirlo: secondo l’ultimo report dell’osservatorio calcistico CIES, Vinícius tenta di superare il suo avversario diretto una volta ogni 15 minuti e mezzo di gioco; inoltre, la sua percentuale di dribbling riusciti è superiore al 50%. La rilevazione del CIES è circoscritta ai giocatori Under 23 e alle partite giocate nell’ultimo anno solare, per un minimo di 1500 minuti complessivi.

Giusto per fare un confronto: Khvicha Kvaratskhelia, un altro giocatore discretamente innamorato del dribbling, ne tenta uno ogni 19 minuti di gioco e ha una percentuale di successo leggermente più bassa (47.5%). Tra i giocatori che fanno meglio di Vinícius come percentuale di dribbling riusciti c’è il suo gemello al Real Madrid, Rodrygo Goes: la sua quota è pari al 61.1%, solo che l’altro esterno brasiliano a disposizione di Ancelotti cerca l’uno contro uno in modo meno insistente, una volta ogni 25 minuti di gioco. Da questi numeri si capisce chiaramente che Vinícius Júnior è uno di quei calciatori che un tempo veniva definito dribblomani, è un ossessionato dal dribbling. Ma almeno – questo va detto – ha le doti per permettersi questo tipo di atteggiamento. 

Tra i giocatori dei cinque campionati top che hanno numeri interessanti in questo fondamentale tecnico ci sono anche: Jamal Musiala, che tenta un dribbling ogni 20 minuti con il 60% di esiti positivi; Luiz Henrique del Betis Siviglia, un dribbling tentato ogni 21 minuti col 60% di successo; Facundo Buonanotte del Brighton, con un dribbling tentato ogni 18 minuti e una percentuale di successo del 62%. Sì, esatto: non ci sono molti giocatori di Serie A. Anzi, nell’intero report dl CIES ne compaiono soltanto due: Kvaratkhelia, di cui abbiamo detto, e Lazar Samardzic dell’Udinese, che tenta il dribbling una volta ogni mezz’ora di gioco e con una percentuale di successo del 58%. Allora si può dire che il luogo comune sul calcio italiano privo di giocatori in grado di dribblare, o a cui non è consigliato dagli allenatori, non è proprio un luogo comune. Purtroppo.

>

Leggi anche

Calcio
La Repubblica Democratica del Congo non è arrivata a un passo dai Mondiali grazie a un rito voodoo
L'allenatore della Nigeria sostiene che sia andata proprio così, ma in realtà dietro questo percorso c'è un lavoro che va avanti da anni.
di Redazione Undici
Calcio
Per l’Irlanda, Troy Parrott è diventato un vero e proprio eroe nazionale
Una tripletta da epica del calcio, per un Paese che non partecipa a un Mondiale da un quarto di secolo. E oggi perfino l'aeroporto di Dublino ha cambiato nome in onore dell'attaccante.
di Francesco Gottardi
Calcio
Luis Campos, il direttore sportivo del PSG, sta pubblicando i suoi appunti su Twitter
L’uomo che ha architettato il trionfo in Champions League del club francese ha deciso di svelare i segreti più intimi del suo mestiere.
di Redazione Undici
Calcio
L’Italia di Gattuso non ha pregi evidenti, e ora più che mai ha bisogno di un’identità
La sconfitta contro la Norvegia ha evidenziato gli enormi problemi della Nazionale azzurra, problemi che il nuovo ct non ha ancora risolto.
di Alfonso Fasano