Il Lille è una fabbrica di campioni e di soldi

Victor Osimhen e Rafa Leão sono solo due dei talenti scovati, allevati e rivenduti a peso d'oro dal club francese.

In questi giorni, è inevitabile, i nomi di Victor Osimhen e di Rafa Leão sta riempiendo le cronache sportive italiane e internazionali: il centravanti nigeriano ha avuto un impatto enorme sullo scudetto vinto dal Napoli, che tra l’altro è il primo trofeo della sua carriera senior, Leão è il giocatore più atteso in una squadra che sta per giocarsi la semifinale di Champions League. Il loro percorso, poi, è praticamente sovrapponibile: entrambi campioni d’Italia alla terza stagione in Serie A, entrambi provenienti dal Lille. Quest’ultimo passaggio non è secondario, anzi: passare per la società francese, per chi è un giovane talento che ha bisogno di affermarsi nel calcio europeo, è una delle migliori cose che possono capitare.

È la storia del calciomercato a dirlo: in questo post Instagram Transfermarkt ha composto un undici ideale dei migliori giocatori passati per Lille negli ultimi anni, e si tratta di una squadra che l’anno prossimo potrebbe competere tranquillamente per vincere la Champions League. Oltre a Osimhen e Leão, due dei giocatori più forti e decisivi del campionato italiano, ci sono anche Maignan, Pavard, Botman, Gabriel Magalhães, Onana, Renato Sanches, Hazard, Payet e Jonathan David, che non ha ancora lasciato il Lille ma è destinato a essere la prossima grande plusvalenza, nel mercato che sta arrivando o in quelli dei prossimi anni. Sono tutti calciatori di primo livello, acquistati a prezzi bassi e rivenduti a cifre altissime: si va dagli 8,7 milioni incassati per Payet fino ai 75 versati dal Napoli per Victor Osimhen.

Il punto è che questa formazione stilata da Transfermarkt è necessariamente incompleta. Manca, per esempio, il più grande affare in uscita nella storia del Lille: Nicolas Pépé, acquistato per 18 milioni dall’Angers e rivenduto all’Arsenal in cambio di 80 milioni. E poi mancano anche Gervinho, Origi, Digne, Adama Traoré, Sidibé, Boufal, Gueye, Ikoné, Thiago Mendes, Soumaré. Molti di questi calciatori – a cominciare proprio da Pépé – non sono riusciti a fare lo stesso percorso di Osimhen e Leão, ma ciò non cambia la sostanza delle cose: il Lille è una fabbrica di campioni e di soldi, e ha messo a punto un metodo estremamente efficace per scovare e valorizzare il talento. E per vincere, se il PSG lascia qualcosa: nel 2021, infatti, è arrivato un incredibile titolo nazionale. Il merito della nascita e dell’affermazione di questo modello appartiene sicuramente a Luís Campos, che nel frattempo è passato proprio al PSG per ricoprire il ruolo di direttore sportivo, ma il Lille ha iniziato a fare questo tipo di operazioni anche prima del suo arrivo, datato 2017: Gervinho, Rami, Hazard, Digne e Origi, tra gli altri, sono stati acquistati e poi rivenduti tra il 2010 e il 2016. È un segno evidente, inconfutabile: a Lille sanno fare bene calciomercato, da sempre. Si può dire che col tempo abbiano imparato a farlo ancora meglio. Ora non resta che aspettare, così da capire chi saranno i prossimi Osimhen e Leão.