Perché la corsa dell’atleta cambogiana Bou Samnang è diventata virale

Un manifesto sul senso e sul bello dello sport.

Vento, pioggia torrenziale e pozzanghere in ogni angolo della pista d’atletica blu del Morodok Techno National Stadium di Phnom Penh in Cambogia. Questa è stata l’ambientazione, quasi apocalittica, in cui si sono svolti i 5000 metri femminili di atletica leggera della 32esima edizione dei Giochi del Sudest Asiatico. La gara è stata vinta dalla vietnamita Nguyen Thi Oanh, ma l’atleta che ha reso indimenticabile la corsa è stata un’altra: Bou Samnang, atleta di casa che è arrivata a poco meno di sei minuti dalla vincitrice. Il video del suo arrivo sotto il diluvio ha fatto il giro del mondo, anche per gli applausi che sono arrivati dagli spalti.

Samnang corre da sola in pista con il pettorale 401, è completamente fradicia e appare visibilmente provata dalla fatica. Eppure non si arrende, supera l’ultima curva e taglia il traguardo. La reazione del pubblico allo stadio è incredibile, di quelle che si riservano a chi vince la gara: al momento dell’arrivo, infatti, si sente un grande boato. Sammang ringrazia il pubblico unendo le mani e poi scoppia in un pianto liberatorio, coprendosi il volto con la mano destra. La sua è pura commozione: per aver finito la gara, indubbiamente, ma anche per il tributo che le ha riservato il pubblico di casa. Il suo pubblico. Poco dopo, mentre è ancora in lacrime, le viene consegnata la bandiera della Cambogia. Bandiera che alza al centro della pista, chiamando letteralmente un altro boato al pubblico di Phnom Penh.

Il video dell’arrivo, tratto dal canale YouTube di TIME Magazine

Sugli spalti c’erano dei rappresentanti del CIO e anche del governo cambogiano, rimasti colpiti dalla perseveranza, dalla forza di volontà di Bou Samnang. Fino al punto che il Primo Ministro di Phnom Penh, il conservatore ed ex militare Hun Sen, ha deciso di premiarla con un assegno da 10mila dollari. «Ha continuato a correre sotto la pioggia anche se non aveva alcuna speranza di vincere», ha detto Sen. Persino il re della Cambogia, Norodom Sihamoni, ha voluto celebrare questa piccola impresa sportiva: «Samnang ha dimostrato che quando si gareggia la cosa importante non è solo vincere o perdere». È lo stesso identico concetto espresso dall’account Twitter dei Giochi Olimpici, che ha dedicato a Sammang un tweet con video incorporato. Anche quello dedicato all’arrivo sotto la pioggia, un vero e proprio manifesto sul senso e sul bello dello sport.