La partita contro il Maiorca del 28 maggio 2023 sarà l’ultima del Barcellona al Camp Nou come l’abbiamo conosciuto finora. A partire dalla prossima stagione fino a novembre 2024, infatti, il club catalano farà dei lavori al suo maestoso impianto casalingo, inaugurato nel 1957 e ristrutturato l’ultimo volta negli anni Novanta. La conseguenza di questa scelta è inevitabile: nella prossima stagione, il Barça si trasferirà, giocherà le sue partite in casa su un altro campo, ovvero l’Estadi Olímpic Lluís Companys: costruito nel 1928 sulla collina di Montjuic, ha ospitato le gare di atletica e le partite di calcio delle Olimpiadi del 1992 e dal 1997 al 2009 è stato casa dell’Espanyol. La sua capienza, però, è nettamente inferiore rispetto al Camp Nou: può contenere fino a 60mila spettatori contro i 99.354 dello stadio di proprietà blaugrana. Inoltre la visuale e i servizi offerti non sono neanche lontanamente paragonabili. Per questa ragione il Barcellona ha deciso di abbassare i prezzi di biglietti e abbonamenti per la prossima stagione del 50%, così che i tifosi possano seguire lo stesso le gare casalinghe del club.
La scelta è stata fatta anche perché la prima fase della nuova campagna abbonamenti, condotta finora con prezzi confermati se non addirittura aumentati, è stata davvero deludente: sono solo 7mila i biglietti stagionali vendute ai tifosi catalani, quando inizialmente Laporta e la dirigenza si aspettavano di staccare almeno 25mila tessere. Ad ammettere il fallimento della campagna è stato anche lo stesso Laporta: «Abbiamo ricevuto meno richieste di quanto ci aspettassimo. È già stato detto che sarebbero state studiate altre opzioni in relazione agli abbonamenti. Presto annunceremo una modifica dei prezzi. Dobbiamo compensare il disagio di andare a Montjuïc». Ed ecco il nuovo listino: gli abbonamenti per i posti più popolari per esempio sono passati da 905 a 450 euro; quelli per la tribuna centrale da 1738 a 870 euro.
Naturalmente questa politica di riduzione dei prezzi poterà al Barcellona guadagni decisamente più bassi. Oltre a guadagnare meno dalla vendita di biglietti e abbonamenti, c’è da considerare anche il costo che il Barcellona dovrà sostenere per giocare in uno stadio non di sua proprietà: il club stima che tra affitto dell’impianto e altre spese varie il trasferimento allo stadio olimpico Lluís Companys comporterà una spesa tra i 15 e i 20 milioni di euro. Nonostante tutto, però, il Barcellona crede che la riduzione dei prezzi sarà una misura efficace per coprire tutti i costi da sostenere e non andare in perdita. A spiegarlo è stata la vicepresidentessa del club per le questioni istituzionali, Elena Fort: «Il club riceverà meno entrate dalla vendita degli abbonamenti, ma le perdite saranno compensate dall’aumento di guadagni di altro tipo e derivanti da diversi settori con cui collaboriamo e lavoriamo da tempo».