Emerson Palmieri vince un trofeo internazionale ogni 22 partite giocate

La Conference League ha completato la sua collezione di coppe.

Emerson Pamieri è stato giustamente celebrato come primo giocatore dell’era contemporanea a vincere tutti i trofei UEFA senior, quelli per club e quelli per rappresentative nazionali. Il nuovo record è stato centrato poche ore fa: il West Ham di Emerson ha battuto la Fiorentina in finale di Conference League, e così il terzino brasiliano ha completato una collezione che comprendeva già la Champions League 2021 (vinta con il Chelsea), l’Europa League 2019 (Chelsea), la Supercoppa Europea 2021 (Chelsea) e l’Europeo conquistato nel 2021 con la Nazionale italiana. Nella storia del calcio europeo, c’è un solo precedente: quello di Arnold Mühren, che a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta ha vinto la Coppa dei Campioni, la Coppa UEFA, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea a livello di club, con Ajax e Ipswich Town, più l’Europeo del 1988 con la Nazionale olandese.

Ora, però, è il momento di andare oltre questa statistica. Come? Analizzando il reale contributo offerto da Emerson Palmieri a queste vittorie. In questo senso, se vogliamo, i dati sono ancora più incredibili: Emerson Palmieri, infatti, si è trasferito al Chelsea a gennaio 2018, e con i Blues ha disputato soltanto 71 partite in tre stagioni e mezza; aggiungendo le 34 col West Ham, fanno 105. Basta fare una semplice divisione per rendersi conto che il terzino italo-brasiliano ha vinto un trofeo internazionale ogni 26 partite disputate. Una cifra che scende ancora se sommiamo le nove presenze sommate tra qualificazioni e fase finale di Euro 2020: 114 gare ufficiali per vincere cinque trofei internazionali, uno ogni 22 partite.

Più andiamo in profondità, più i numeri diventano assurdi: di queste 114 gare ufficiali, Emerson Palmieri ne ha disputate 90 da titolare, di cui solo quattro in Champions League, 39 in Premier League e tre nella fase finale degli Europei. Insomma, non è mai stato davvero titolare – inteso come prima scelta assoluta – e quindi protagonista nelle squadre in cui ha giocato. Certo, va detto che si è fatto sempre trovare pronto: agli Europei ha dovuto sostituire l’infortunato Spinazzola durante la sfida al Belgio nei quarti di finale, e poi ha giocato dal primo minuto la semifinale e la finale di Wembley. Nella finale di Conference, poi, è stato titolare e ha giocato tutti i 90 minuti – dopo aver saltato, però, entrambe le gare di semifinale. Insomma, se avete bisogno di un terzino sinistro di buon livello e che porta pure una discreta fortuna, sapete a chi rivolgervi.