Tutte le giocate della magnifica partita di Luka Modric contro l’Olanda

Sventagliate panoramiche, filtranti d'esterno, dribbling e palloni recuperati dal primo al 119esimo minuto.

La Nations League fa ancora fatica a essere percepita – e anche vissuta – come una grande competizione: la collocazione delle gare dei gironi, così come di quelle della fase finale, è il sintomo di un calendario ingolfato, per non dire bulimico, e infatti molti calciatori e allenatori si sono lamentati dell’esistenza stessa della manifestazione. Croazia-Olanda, la prima semifinale dell’edizione 2023, ha mostrato però quali sono le reali potenzialità del torneo: il fatto che le due squadre abbiano affrontato la gara senza troppi pensieri, senza troppe pressioni, ha fatto in modo che la partita fosse apertissima, spettacolare, ricca di emozioni; quella giocata al De Kuip è stata una gara  caratterizzata da rimonte, contro-rimonte, gol allo scadere e si è decisa solo ai tempi supplementari in favore della Croazia, che ha vinto per 4-2 dopo il 2-2 alla fine dei 90 minuti. I grandi protagonisti della partita sono stati, in ordine sparso: Noa Lang, autore del gol che, al 96esimo, che ha portato il match ai supplementari; Andrej Kramaric, Mario Pasalic e Bruno Petkovic, ovvero i giocatori che hanno firmato i gol decisivi per la Croazia. E poi, più di chiunque altro, Luka Modric: il centrocampista del Real Madrid ha offerto una prestazione maestosa, imperiale, ha segnato un gol, ha servito un assist, si è procurato un rigore, ha sciorinato gesti tecnici di una bellezza accecante. Tutto questo ha spinto i tifosi del De Kuip a tributargli un omaggio bellissimo: al momento della sua uscita dal campo, sostituito al 119esimo da Barisic, Modric è stato salutato da una spontanea e rumorosa standing ovation. Anche e soprattutto i tifosi olandesi, la gigantesca macchia arancione sugli spalti dello stadio di Rotterdam, si sono alzati e hanno applaudito il 37enne capitano croato.

Che Modric avrebbe giocato una partita da protagonista lo si è capito quasi subito, pochi istanti dopo il fischio d’inizio. La sua prima grande giocata sul prato del De Kuip arriva infatti al terzo minuto: il centrocampista croato raccoglie un suggerimento di Brozovic dal limite sinistro dell’area di rigore e di prima con una giocata elegante di esterno destro imbuca per un suo compagno, che poi non riesce a proseguire la sua corsa sulla fascia. Passano due minuti e Modric prende palla in posizione arretrata sulla sinistra, anticipa l’arrivo della marcatura e con un filtrante di destro avvia l’azione dei suoi, servendo Marcelo Brozovic. Al 14esimo, poi, il centrocampista del Real si rende protagonista di un’altra giocata decisiva per la manovra croata: Modric raccoglie palla a centrocampo, si libera del suo diretto marcatore con una finta, avanza e poi realizza un lancio in avanti al millimetro, diretto a un compagno libero sulla fascia sinistra. Al 35esimo minuto, poi, Modric dimostra essere ancora abile nel recuperare il pallone, nel resistere a contrasti duri dal punto di vista fisico: blocca con un contrasto un calciatore olandese lanciato verso la porta, cade, si rialza, recupera il pallone, si libera dall’attacco di un avversario con una finta di corpo e fa ripartire l’azione dei suoi.

In avvio di ripresa, ecco la prima giocata decisiva per le sorti del match: Modric prende palla al limite dell’area destro e prova ad avanzare, inserendosi tra le marcature strette dei difensori olandesi; le sue finte disorientano un difensore avversario, che lo trattiene dalle spalle e  lo fa cadere in area. L’arbitro indica il dischetto e decreta il calcio di rigore per la Croazia, che Modric decide di lasciare al compagno Andrej Kramaric: il numero nove croato non sbaglia, realizzando la rete del momentaneo 1-1. Nel corso dei venti minuti successivi, Modric continua a mettere in mostra tutto il suo repertorio: filtranti al centro del campo, sventagliate sulle fasce, dribbling secchi e veri e propri passi di danza per evitare gli avversari. Tra tutte le giocate, una delle più affascinanti viene eseguita al 71esimo: sugli sviluppi di calcio d’angolo, Modric raccoglie palla al limite destro dell’area di rigore, la lascia scorrere per qualche centimetro e poi con l’esterno destro realizza una sventagliata precisissima sui piedi di Ivan Perisic, che al volo conclude di poco alto. I minuti finali del match sono pura gestione per Modric, padrone assoluto del centrocampo e della partita, come succede ormai da quindici anni.

Iniziano così i supplementari e Modric ha subito un’altra intuizione decisiva: di prima, con il piatto destro, fa partire un filtrante tra le linee olandesi, servendo in corsa Bruno Petković; l’attaccante ex Trapani, però, si fa ribattere il suo tiro dal portiere olandese Bijlow. Passano i minuti e Modric continua a dominare la gara, conquistando una serie di preziosi falli a centrocampo. Al 97esimo, come se tutto quanto non fosse bastato, è il protagonista dell’azione che porta al gol del 3-2: avanza sulla sinistra, attira su di sé la marcatura di un difensore olandese e serve in velocità Bruno Petković, che si libera della pressione avversaria e scaglia dal limite dell’area un preciso tiro all’angolino della porta di Billow. La magnifica partita di Modric, così, si conclude al 119esimo, ma solo dopo aver segnato su calcio di rigore il gol del definitivo 4-2: il croato non lascia scampo a Billow, spiazzandolo e insaccando il pallone alla sua sinistra. È tutto qui, in questo video. Prendetevi qualche minuto di pausa e godetevi l’ennesima partita-gioiello di un campione senza tempo: