Eden Hazard è il miglior marcatore del Chelsea negli ultimi sei anni di Premier League

In queste stagioni di alti e bassi, nessun attaccante dei Blues ha superato i 28 gol che Hazard ha messo a segno tra il 2017 e il 2019.
di Redazione Undici
23 Giugno 2023

Eden Hazard sta vivendo, ormai possiamo affermarlo senza timore di smentita, il crepuscolo della carriera. Il suo trasferimento dal Chelsea al Real Madrid, finalizzato per 100 milioni di euro nell’estate del 2019, è da considerare come uno degli affari peggiori nella storia del calciomercato a livello assoluto, visto com’è andata la sua esperienza in Spagna: nelle sue quattro stagioni al Bernabéu, Hazard non ha mai accumulato più di 20 partite in Liga e ha segnato solo sette gol. Poco, troppo poco, anche al netto degli infortuni che l’hanno perseguitato, soprattutto se pensiamo al giocatore bellissimo e devastante che abbiamo visto al Chelsea per sette stagioni, dal 2012 al 2019: con la maglia dei Blues, infatti, Hazard ha messo insieme 110 gol e 92 assist per i compagni in 352 partite di tutte le competizioni. Questi sono i veri numeri di Hazard. Oppure, diciamola meglio: questi sono i numeri del vero Hazard, che nelle sue ultime stagioni al Chelsea, per la precisione le annate 2017/18 e 2018/19, aveva raggiunto il suo apice del rendimento sottoporta: 12 e 16 gol in Premier League, per un totale di 28 marcature.

Questi 28 gol, incredibile ma vero, tengono Hazard in testa alla classifica dei marcatori del Chelsea se cumuliamo le ultime sei edizioni della Premier League. Sì, esatto, avete letto bene: dal 2017 a oggi, nessun calciatore dei Blues è riuscito a segnare più di 28 gol in gare del campionato inglese. Mason Mount, secondo in questa particolare classifica, si è fermato – forse definitivamente, perché sembra destinato a lasciare il club – a 27; Tammy Abraham era partito forte, 15 marcature nel 2019/20, ma poi è riuscito a raggiungere un’esigua quota 21 prima di trasferirsi alla Roma, lo stesso numero di gol realizzati da Jorginho; infine c’è Pulisic, arrivato a 20 reti in Premier League tra il 2019 e il 2023.

Non serviva questa statistica per intercettare e comprendere la confusione che regna al Chelsea da anni. Certo, nel 2021 è arrivata la vittoria in Champions League in finale sul Manchester City, ma basta ricordare come andò quella stagione per capire che anche quel trionfo venne costruito in mezzo al caos: Tuchel venne assunto a gennaio al posto di Lampard, il manager che era stato scelto poco più di un anno prima per guidare i Blues nel post-Sarri, dopo il successo nell’Europa League 2019 – l’ultima grande stagione di Hazard. L’amore tra il tecnico tedesco e il Chelsea è durato soltanto un anno e mezzo, poi sono subentrati i nuovi proprietari americani e tutto è stato riscritto da zero. Ed è stato riscritto piuttosto male, tra l’altro. Questo non vuol dire che da Stamford Bridge non siano passati grandi talenti offensivi: dall’addio di Hazard in poi, i Blues hanno potuto contare su Giroud, Abraham, Pulisic, Mount, Willian, Werner, Havertz, Ziyech, Lukaku, Sterling, João Félix, Aubameyang, Madueke, Mudryk. Il fatto che nessuno di questi sia riuscito a esprimersi ad alti livelli è piuttosto inquietante, a pensarci bene.

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