El Wey, il figlio di Foden, in un giorno ha già un milione e mezzo di follower su Instagram

Il vostro nuovo meme preferito.
di Redazione Undici 26 Giugno 2023 alle 16:13

Probabilmente avete sentito parlare di El Wey. Sui social, dopo la vittoria del treble da parte del Manchester City, si è scritto e condiviso quasi più di lui che di Jack Grealish, tanto forte quanto ubriaco per tre giorni di fila. Sicuramente ha completamente messo in ombra suo padre, Phil Foden. El Wey è, infatti, il soprannome di Ronnie Phoden, quattrenne mascotte del Manchester City e idolo ormai di mezzo mondo. Il 26 giugno 2023 El Wey è arrivato su Instagram e, nel giro di poche ore, ha superato abbondantemente il milione di follower. Phil ha annunciato la notizia sul suo stesso Instagram, dicendo: «Adesso avete quello che volevate».

El Wey è diventato celebre nel mondo dopo la vittoria del City a Istanbul, amplificato dai video di tutti i compagni di squadra del padre. C’è per esempio un video in cui El Wey balla una canzone con Aké e poi gli dice: «Send that to my dad!». Aké dice: «Ok».

C’è il video El Wey scherza con Haaland e il trofeo europeo ed è grande tanto quanto la Champions League, e poi dice a Haaland: «I thought you were a girl!». Sempre con Haaland: Erling che si fa un selfie e Ronnie che spunta e fa la linguaccia.

Ronnie che rientra negli spogliatoi a Istanbul dopo che decine di tifosi lo chiamano, insieme al padre, e poi ride dicendo: «They actually know my name!».

Ancora: Ronnie che balla tutto scoordinato come ogni bambino in spogliatoio, e poi cade per terra. Ronnie che si improvvisa massaggiatore di Grealish. Ronnie che canta “Freed From Desire”. Ronnie che si fa tutta la parata e si addormenta tra le braccia di Foden a tarda notte.

Poi Ronnie Foden è diventato anche un meme, un po’ per quella testa ancora grande sul corpicino da bambino minuto, un po’ per i confronti con Ibrahimovic, Mbappé o Buffon, naturalmente basati sulle Champions League “vinte”.  Oppure: un primo piano di El Wey con la testa un po’ sproporzionata e lo sguardo intelligente e la caption: El Wey sa le regole della Nations League.

Il nome “wey” sarebbe una trascrizione del gergale messicano “guey”, un modo molto colloquiale per dire “tipo” o in inglese “dude”.

Più che uno di quei bambini che se ne stanno in braccio ai giocatori con la maglia del padre, El Wey è un’entità completamente indipendente, che scherza con le telecamere e con tutti i compagni di squadra. È uno spiritello del calcio, simpatico, irriverente, tenero, una delle poche cose che piacciono veramente a tutti – non c’è Super Lega che tenga, non c’è Var, non c’è scudetto, non c’è mercato.

Al momento El Wey è con i genitori a Myknonos, indossando le sue Crocs azzurre, ballando sui tavoli, producendo contenuti sempre più virali.

Immagine via Instagram @officialronniefoden_

 

>

Leggi anche

Calcio
Anche se sembra assurdo, il campionato straniero più seguito in Brasile è la Bundesliga
C'entra il passato migratorio del Paese, ma soprattutto il nuovo piano di contratti televisivi che lega il calcio tedesco al pubblico verdeoro.
di Redazione Undici
Calcio
È bastata una partita contro il Barcellona in Copa del Rey per cambiare completamente la vita del Guadalajara, un club di terza divisione
Più dell'impatto emotivo pesa quello economico: riapertura della campagna abbonamenti, tribune aggiuntive nello stadio, merchandising da grandi occasioni. Così una singola partita può cambiare il bilancio delle piccole.
di Redazione Undici
Calcio
Da un giorno all’altro, Ola Aina è diventato un giocatore di culto
Da quando è arrivato al Nottingham Forest, l’ex esterno del Torino rappresenta un nuovo modello di calciatore: una figura genuina, capace di avvicinare i tifosi semplicemente attraverso l’ironia e la creatività. 
di Redazione Undici
Calcio
Per la Coppa d’Africa 2026 sono stati convocati oltre 30 giocatori nati nell’Île-de-France
Parigi e dintorni sono un bacino rigoglioso per tante Nazionali, non solo per la Francia.
di Redazione Undici