Elogio ragionato di Marcelo Brozovic su Instagram

La Serie A ha perso uno dei giocatori più assurdi mai visti sui social: imbarazzante, influente, efficace.

Nel calcio come nella vita non esistono certezze, tranne una: i profili Instagram dei calciatori si somigliano tutti. Nel senso che sono (quasi, nel calcio come nella vita esistono le eccezioni) tutti noiosi e prevedibili alla stessa maniera. Forse perché sono affidati tutti alle stesse agenzie di comunicazione e chiunque abbia lavorato nel settore sa che esiste un numero limitato di variazioni sul tema dell’identità social. Il numero si fa ancora – assai – più limitato quando si tratta di sportivi in generale e di calciatori in particolare: foto scattate durante gli allenamenti e durante le partite, i festeggiamenti che vengono dopo le vittorie grandi e piccole, gli struggimenti che seguono le sconfitte gravi o imbarazzanti, i saluti a quel compagno, i ringraziamenti a quell’allenatore, gli inchini davanti ai tifosi esultanti, le genuflessioni di fronte a quelli che protestano. Per spezzare la monotonia, ogni tanto una digressione nel personale: foto di famiglia, cene con gli amici, immagini da una vacanza. A guardarne i profili Instagram, tutti i calciatori sembrano passare tutta la vita in un andirivieni lungo la stessa identica strada: quella che porta da casa al lavoro, dal lavoro a casa, e ogni tanto da casa a Formentera o Ibiza o Dubai. Ma nel calcio come nella vita esistono le eccezioni, ed è ovviamente di un’eccezione che parliamo qui: il profilo Instagram di Marcelo Brozovic. 

Cosa è successo lo saprete già. Dopo settimane di tira e molla, l’Inter ha trovato l’accordo con l’Al-Nassr e quindi la prossima stagione Brozovic la giocherà in Arabia Saudita. Evidentemente, il giocatore aspettava questo momento con una certa ansia. Non quello dell’ufficialità del trasferimento all’Al-Nassr, intendiamoci: quello dell’ultimo saluto all’Inter. Ce lo si immagina, in questi giorni, con il telefono sempre in mano, con l’app di Instagram sempre aperta, ferma sulla pagina ufficiale dell’Inter, refreshata a intervalli regolari in attesa di veder comparire quel post. Che alla fine compare: “Goodbye Brozo”, si legge, scritto in sovrimpressione a una foto dell’ormai ex numero 77 nerazzurro. Deve esserci rimasto male, Brozovic, che d’altronde è noto per essere un uomo dal profondissimo e raffinatissimo senso estetico.

Breve digressione sul senso estetico di Brozovic: facendo il lavoro preparatorio indispensabile a un pezzo come questo, ho ripercorso il profilo Instagram del calciatore dall’ultimo fino al primo post. Ce n’è uno del giugno 2015 che mi ha particolarmente colpito (anche se il mio preferito resta un altro: risale più o meno allo stesso periodo, lui è forse in compagnia della sua ragazza dell’epoca, sfoggia due clamorosi finti occhiali da vista con montatura arancione a forma di teste di cervo). Ritrae Brozovic probabilmente in vacanza, in un non precisato stabilimento balneare, alle sue spalle il cadavere di una palma, un tavolo bianco di plastica, una scatola marcescente di birra Corona. In primo piano lui, costume Nike blu-verde a fantasia floreale, occhiali a specchio, maglietta smanicata gialla fosforescente, simil-Fedora giallo fosforescente pure quello, attorno al collo un pitone di piume arancioni. Ho pensato, scoprendo questa foto, che in effetti Brozovic ha tutte le credenziali e ogni competenza per giudicare la qualità delle foto presenti sui profili Instagram altrui. 

 

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Che è quello che è successo con l’Inter e con il post “Goodbye Brozo”. «Grande saluto… Bellissima foto», ha scritto il calciatore, chiarendo definitivamente l’ironia del commento abbinandoci l’emoji della faccine che ride fino a farsi venire le lacrime agli occhi. Ci sta, hanno detto in tanti: giocatore e club si sono lasciati male, è comprensibile che lui si aspettasse un addio più caloroso e che l’Inter non avesse voglia né tempo per le smancerie. C’è chi però crede ci sia un’altra lettura possibile, più semplice, più immediata: quella che vuole Brozovic come un profondo ed esperto conoscitore delle cose di Instagram e, quindi, semplicemente contrariato da un contenuto sbagliato.

Indagando, ho scoperto che l’identità social di Brozovic è una cosa complessa che non può essere ridotta, come spesso è stato fatto, al gesto scemo dell’Epic Brozo, a quel pollice e indice allungati sotto il mento che lo hanno reso prima meme e poi simbolo. C’è un’estetica precisa nell’immagine Instagram di Brozovic, una specie di culto del brutto, del casereccio, dell’improvvisato che ha anticipato di anni le tendenze che si sono poi realizzate su TikTok, anche su Instagram, su tutte le piattaforme. C’è una foto di Brozovic risalente dicembre 2019 in cui è su un set cinematografico, in uno studio televisivo, a una festa in discoteca, non si capisce. Indossa una specie di completo elegante, pantalone, camicia bianca, giacca scura e papillon. Nella foto sfoggia un mezzo sorrisetto mentre abbraccia due energumeni pelati, coperti solo da slip giallo oro, con la pelle coperta da uno strato spesso di vernice dorata. È un esempio perfetto di estetica brozoviciana: ironia, bruttezza, imbarazzo. Eppure efficace. 

 

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Efficace perché alla fine ci si ricorda più la foto in cui Brozovic mangia una banana con espressione dubbiosa di una qualsiasi foto del perfetto profilo Instagram di Cristiano Ronaldo (l’esempio di strategia comunicativa applicata al calcio che è impossibile evitare di fare). Ironia, bruttezza, imbarazzo eppure efficacia, che sono anche le quattro parole che si potrebbero usare per descrivere forse il maggiore lascito di Brozovic alla storia del calcio: l’invenzione del coccodrillo, intuizione avuta durante quel Barcellona – Inter dell’ottobre 2018 per neutralizzare un calcio di punizione di Suarez. Con l’intuito di chi probabilmente, finita la carriera di calciatore, fonderà una media company, Brozovic ha “monetizzato” quel gesto facendone quasi un brand: «Il vostro coccodrillo», si legge nel suo commiato all’Inter, ovviamente scritto su Instagram, ovviamente con “coccodrillo” scritto a emoji invece che a lettere. Le foto di Brozovic, steso sul pavimento di casa sua con addosso un costume da coccodrillo sono contenuto noto. Meno noto è forse la versione wesandersoniana di questa immagine: Brozovic disteso su una chaise lounge beige, outfit casual-elegante composto da sneaker bianca, pantalone e cardigan verde coccodrillo, camicia rosa e cravatta bordeaux, mobili, pavimento, pareti rosa. A dimostrazione che non di sole ironia, bruttezza, imbarazzo ed efficacia vive l’uomo. 

Forse Brozovic si è arrabbiato con l’Inter per quel “Goodbye Brozo” perché si aspettava dal profilo Instagram del club lo stesso impegno che lui mette nel suo profilo personale. In effetti, quella foto scelta dall’Inter è brutta, non si vedono né la faccia né il nome né il numero del calciatore, il font usato per scrivere il “Goodbye” è di una semplicità che sfiora la trascuratezza. Forse Brozovic avrebbe preferito un addio meno istituzionale e più sincero. Un saluto sentito, in cui magari lo si ricordava e ringraziava più che per presenza-assist-gol, per le risate: sono certo avrebbe apprezzato un foto saluto in cui il suo volto veniva modificato tramite l’uso dei filtri di cui lui sembra essere un grandissimo appassionato. Gli piace quello che modifica gli occhi facendoli somigliare a quelli dei personaggi degli anime e pure quello tramite il quale ci si può applicare in faccia una coerente combinazione di barba e copricapo. La scelta di Brozovic: spessi baffi biondi, con punte arricciate all’insu, e in testa – ovviamente – una bombetta.

Forse l’Inter avrebbe dovuto sapere e prevedere, insomma. Parliamo pur sempre di un calciatore che prima di una finale della Coppa del Mondo mangiò due chili di salame, due croissant e bevve solo Coca-Cola (mi sono sempre chiesto il perché di quei due croissant: non sono pochi per due chili di salame?). Le cose come andrebbero fatte, come si fanno di solito, non fanno per lui. E infatti, dopo l’addio all’Inter, Brozovic ha cambiato la sua bio su Instagram. Non come farebbe, come ci si aspetterebbe, da qualsiasi calciatore: con una menzione al suo nuovo club o con una frase aspirazionale presa a caso da Aforismi.it. Ora, nella bio Instagram di Brozovicsi legge “Super]Kralj[tata]BroZ” e sotto “Bellezza, cosmetici e cura del corpo”. Ancora più sotto, un link a un negozio online di cosmetici croato. Traducendo con l’aiuto di Google, scopro che il link rimanda alla pagina per acquistare MB77 Crema Rigenerante per Articolazioni e Muscoli con CBD 100 ml. In sconto: 106 euro invece di 199. Forse Brozovic si sta preparando a un futuro da influencer.