Cinque giocatori cubani hanno abbandonato la Nazionale durante la Gold Cup, e ora sono irreperibili

La fase finale del torneo, in corso negli Stati Uniti, è stata un'occasione per lasciare il Paese.

Negli Stati Uniti, in questi giorni, si sta giocando la Gold Cup. Per chi non lo sapesse, si tratta del campionato continentale della Concacaf, in pratica è l’Europeo della Confederazione calcistica del Nord e Centro America. Alla fase finale si qualificano 12 Nazionali che vengono divise in tre gironi da quattro, poi ci sono quarti, semifinali e finale. L’albo d’oro, quasi inutile specificarlo, è praticamente un duopolio messico-statunitense: dall’anno di istituzione del trofeo, 1991, le due rappresentative più forti della Confederazione hanno vinto tutte le edizioni del trofeo tranne una, quella del 2000; al momento il Messico è in vantaggio per 8-7 sugli USA, mentre il Canada – vincitore dell’edizione del 2000, appunto – è fermo a un titolo. Il dominio non è solo sportivo, ma anche economico e logistico. Al punto che la Concacaf ha disposto che tutte le fasi finali siano ospitate dagli Stati Uniti, a volte in co-host con altre nazioni – l’edizione 2023, per esempio, si svolge anche in Canada – e a volte da soli. Ecco, questo è un dettaglio importante. Soprattutto per la Nazionale di Cuba, che è riuscita a qualificarsi al tabellone principale dopo l’assenza del 2021. L’avventura in Gold Cup non è andata benissimo: le tre partite della fase a gironi, disputate contro Guatemala, Canada e Guadalupa, sono finite con tre sconfitte. Non è un caso, in fondo parliamo di una rappresentativa modesta che si trova al 165esimo posto del Ranking Fifa. Ma la vera notizia non è questa: cinque giocatori cubani hanno abbandonato la Nazionale durante il torneo, e ora risultano irreperibili.

Esatto, avete letto bene: cinque calciatori convocati dal commissario tecnico della Nazionale cubana, Pablo Elier Sánchez, sono letteralmente scomparsi nel corso della Gold Cup. L’ultimo è stato il portiere Sandy Sánchez, 29 anni, resosi irreperibile dopo la sconfitta (2-4) contro il Canada nella terza gara del girone. Prima di lui era toccato a Roberney Caballero (27 anni, centrocampista), Neiser Sandó (24 anni, centrocampista), Denilson Milanés (20 anni, centrocampista) e Jassael Herrea (20 anni, difensore). La notizia è stata riportata da diverse fonti, alcune attendibili e anche piuttosto autorevoli (come Espn), quindi può essere considerata vera –  e in certi casi, vista la delicatezza del tema, fare molte verifiche è una necessità irrinunciabile.

Era già successo molte altre volte – anzi: succede da sempre – che gli atleti cubani approfittino di un viaggio all’estero per lasciare il proprio Paese. Nel solo anno solare 2023, secondo quanto riportato dal sito Cubanews, ben 33 atleti hanno abbandonato le proprie delegazioni mentre erano impegnati in varie manifestazioni sportive. Per la rappresentativa calcistica, però. i cinque fuggitivi rappresentano un record, se guardiamo alla storia delle partecipazioni alla Gold Cup. Ovviamente siamo in un’altra epoca rispetto a quella dei Balseros, ma in ogni caso la fuga da Cuba resta un fenomeno vivo. E significativo. Anche perché il caso di Sandy Sánchez, l’ultimo calciatore “scomparso” durante la Gold Cup, è davvero particolare: dal 2022 aveva un contratto in essere con l’Atlético Pantoja, una squadra di Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, e quindi non viveva stabilmente a Cuba. Lo stesso Atlético Pantoja, contattato da Espn, si è detto inevitabilmente «sorpreso» di quanto avvenuto nel corso della Gold Cup. Caballero, Sandó e Milanés, invece, sono (erano?) tutti di proprietà di club iscritti al Campeonato Nacional de Fútbol de Cuba. Difficile pensare che lo siano ancora.