Sta tornando il vero Darwin Núñez?

Una grande doppietta in dieci minuti, sul campo del Newcastle, ci ha finalmente restituito un grande centravanti.

Un anno fa, più o meno di questi tempi, l’intero multiverso del calcio mondiale si chiedeva chi avrebbe dominato la stagione 2022/23 – e poi anche quelle successive – tra Erling Haaland e Darwin Núñez. Anche se oggi sembra incredibile, la differenza percepita tra i due non era così ampia: entrambi avevano appena firmato un ricchissimo contratto con una squadra potenzialmente destinata a vincere tutte le competizioni possibili; entrambi erano ancora molto giovani, visto che Núñez è nato esattamente un anno prima di Haaland, nel giugno 1999; entrambi avevano segnato tantissimi gol col Benfica e col Borussia Dortmund, due squadre dell’alta borghesia europea. Insomma, c’erano le premesse per un meraviglioso duello a distanza. E ad armi pari, praticamente. Invece, sappiamo tutti com’è andata a finire: con i suoi 52 gol in 53 partite, Haaland ha disintegrato ogni record e ha dato un contributo enorme al primo Treble nella storia del Manchester City; Darwin Núñez non è andato oltre quota 15 gol, il Liverpool ha vissuto una stagione (a dir poco) tribolata ed è rimasto fuori dalla Champions League per la prima volta dal 2016.

Anche l’inizio di questa stagione sembrava proseguire sulla stessa falsariga: nelle prime due gare di Premier League contro Chelsea e Bournemouth, Klopp non ha schierato Núñez da titolare. E, come se non bastasse, gli ha concesso soltanto 28 minuti complessivi, preferendogli attaccanti che in realtà non lo sono – Diogo Jota, Gakpo, Salah, Luís Díaz. Poi però è arrivata la trasferta di Newcastle, la partita in cui (forse, si spera) abbiamo rivisto il vero Darwin Núñez, l’attaccante scintillante e letale che avevamo imparato ad ammirare con la maglia del Benfica. In realtà, Núñez non è stato schierato dall’inizio nemmeno a St. James’ Park: la partita dell’attaccante uruguaiano è iniziata infatti al 77esimo minuto, quando Klopp ha deciso di mandarlo in campo al posto di Alexis Mac Allister. Era una chiara mossa della disperazione, visto che la situazione era davvero disperata: i Reds erano sotto di un gol ed erano rimasti in dieci – fin dal minuto 28′ – per l’espulsione di Virgil van Dijk.

Il quarto d’ora abbondante passato in campo, però, è bastato a Darwin Núñez perché cambiasse la partita. E (forse, si spera) anche il senso della sua esperienza al Liverpool. Tutto comincia quando Alexander-Arnold fa partire dalla difesa un filtrante rasoterra in direzione di Momo Salah, che di prima, con un tocco d’esterno, serve Diogo Jota. Il calciatore portoghese vede Darwin Núñez muoversi davanti a sé e prova a servirlo con un passaggio verticale in profondità. Il pallone sbatte sulla schiena e poi sul tacco di un difensore del Newcastle, che prova ad addomesticarlo senza riuscirci. Núñez allora approfitta dell’errore di valutazione dell’avversario, controlla il pallone con il destro, avanza sul lato destro dell’area di rigore e incrocia rasoterra con un destro preciso e potente. Dopo il gol l’attaccante ex Benfica esulta correndo per il campo con le braccia aperte, per poi scivolare con le ginocchia sul prato verde di St James’ Park.

Anche solo il gol del pareggio, per di più segnato in una situazione del genere, avrebbe avuto un significato enorme. Per Darwin Núñez, per il Liverpool. E invece l’attaccante uruguaiano ha voluto rendere eroico, indimenticabile, il suo pomeriggio nel Nord dell’Inghilterra. Al 90esimo, poco dopo che il quarto uomo ha indicato recupero di sette minuti, il Liverpool si affaccia in avanti e affida a Salah la regia della sua azione offensiva; l’egiziano osserva il movimento dei compagni e decide di premiare il taglio di Darwin Núñez con un filtrante rasoterra. L’attaccante uruguaiano inganna il suo diretto marcatore, lasciando scorrere il pallone, e cisì si ritrova solo davanti al portiere Pope. Anche in questo caso Núñez non perdona, incrociando il suo tiro dalla destra sul palo opposto e portando il Liverpool sul 2-1. Esattamente come avvenuto in occasione del primo gol, l’ex centravanti del Benfica è stato bravissimo a muoversi alle spalle della difesa avversaria, a controllare il pallone – anche sfiorandolo, senza toccarlo davvero – senza rallentarne la corsa sul prato, a scegliere l’istante giusto per battere a rete e rendere inutile l’uscita di Pope. Entrambi i tiri, poi, si sono infilati in porta a un’incollatura dal palo lungo, in un angolo remoto che nessun portiere avrebbe mai potuto coprire. Insomma, a St. James’ Park abbiamo (ri)visto Darwin Núñez che segna due gol da attaccante puro,che cambia la partita in pochi istanti, il centravanti che abbiamo aspettato per un anno e che ora, forse, potrebbe essere tornato.