La madre di Luis Rubiales si è barricata in una chiesa e sta facendo lo sciopero della fame

«È una protesta a tempo indeterminato contro gli attacchi disumani e cruenti che stanno facendo a mio figlio», ha detto la donna.

Se guardiamo al calcio contemporaneo, pochi casi politici hanno avuto l’eco e l’impatto di quello che riguarda Luis Rubiales. Da giorni, l’ormai ex presidente della Federcalcio spagnola è finito al centro di un fortissimo fuoco incrociato: tutto è iniziato con il bacio non consensuale dato a Jenni Hermoso durante la cerimonia di premiazione del Mondiale femminile, vinto proprio dalla rappresentativa spagnola; in seguito lo scandalo si è allargato, e così Rubiales è stato accusato anche per altri illeciti, per esempio un viaggio di piacere negli USA pagato con i soldi della Federazione – e quindi dei contribuenti. Come detto, Rubiales è già stato detronizzato: la FIFA, infatti, lo ha sospeso per almeno 90 giorni dalle sue mansioni. E nel frattempo la Procura ha aperto un fascicolo nei confronti dell’ex presidente federale con l’accusa di presunta violenza sessuale. La calciatrice Hermoso potrà presentare denuncia formale nei confronti di Rubiales, e nel caso confermerebbe la sua versione, quella per cui il bacio che ha ricevuto non è stato consensuale. Moltissimi sportivi, spagnoli e non, hanno espresso la loro solidarietà alla calciatrice. Nel frattempo, anche le istituzioni spagnole si sono espresse sulla vicenda: il ministro dello Sport Miquel Iceta ha definito «inaccettabile» il gesto di Rubiales, e il governo ha avviato l’iter per la sua destituzione definitiva.

Nonostante tutto, Rubiales – sostenuto anche dalla Federcalcio spagnola, che è arrivata a denunciare il governo spagnolo all’Uefa, organo di cui Rubiales è vicepresidente – continua a non volersi dimettere. Ha chiesto scusa, ma continua a difendere la genuinità del suo gesto: «Il mio bacio a Jenni Hermoso è stato un gesto in buona fede, dettato solo dall’euforia e dalla felicità del momento. Lo vedevo come una cosa naturale, normale e per niente in malafede. Ma fuori sembra che si sia formata una certa impressione, secondo me anche esagerata e non veritiera», ha spiegato nei giorni scorsi. A sostegno dell’ex presidente federale è scesa in campo sua madre: «Non si tratta di abuso sessuale», he detto la signora Ángeles Béjar, «visto che c’è consenso da entrambe le parti, come mostrato nelle immagini. Non capisco tutta questa rabbia contro mio figlio e cosa ci possa essere dietro questa crudeltà nei suoi confronti. Posso assicurare che Luis è una persona per bene e rispettosa».

La protesta della signora Béjar non si è fermata a queste dichiarazioni. Anzi, è andata decisamente oltre: secondo quanto riportato da Marca, la madre di Rubiales si è barricata in una chiesa di Motril – per la precisione quella intitolata alla Divina Pastora – e ha annunciato uno sciopero della fame «a tempo indeterminato, cioè fino a quando non verrà trovata una soluzione per la caccia disumana e cruenta che stanno facendo a mio figlio, una cosa che assolutamente non merita». Nella chiesa, insieme alla donna, ci sarebbe anche sua sorella, intenzionata come lei a portare avanti la protesta «giorno e notte». Alcuni parenti hanno fatto visita alle due donne e hanno portato l’acqua e i medicinali che la signora Rubiales prende tutti i giorni; anche un medico è entrato nella chiesa per verificare il suo stato di salute. La comunità di Motril, a dirla tutta, non ha preso molto bene lo scandalo-Rubiales e le proteste della sua famiglia: sui muri dello stadio locale sono comparse delle scritte a favore di Jenni Hermoso, ma anche contro l’ex presidente federale e contro sua madre; il gruppo municipale IU-Verdes Equo de Motril ha annunciato che chiederà al Consiglio Comunale di ritirare la medaglia d’oro della città conferita a Rubiales nel 2021, visto che «ci sono ragioni sufficienti per questo tipo di provvedimento».