Una parte della tifoseria del Newcastle sta iniziando a protestare contro l’Arabia Saudita

Le amichevoli della Nazionale saudita a St. James' Park non sono piaciute a un gruppo di fan.

I tifosi del Newcastle United, a suo tempo, avevano accolto piuttosto bene l’arrivo della proprietà saudita. Al punto che lo stesso club, a un certo punto, chiese ai suoi fan di non indossare abiti tradizionali arabi, primi tra tutti quelli da sceicco, in occasione delle gare interne a St. James’ Park. In molti criticarono la Toon Army – questo il nickname della tifoseria di Newcastle – per aver “dimenticato” i problemi relativi allo sportswashing, alle violazioni dei diritti umani in Arabia Saudita, ma è vero pure che lo United era reduce da anni di mediocrità. Come dire: per quanto assurdo e non tollerabile, il comportamento dei tifosi era in parte comprensibile. Oggi, a distanza di due anni, si comincia a registrare un po’ di dissenso intorno a St. James’ Park. O meglio: un’associazione da sempre critica nei confronti dell’Arabia Saudita – la NUFCFAS, acronimo di NUFC Fans Against Sportswashing – sta inasprendo i toni della contestazione e sta cercando di coinvolgere altre persone nella sua protesta.

Tutto è cominciato qualche mese fa, quando il Newcastle United ha annunciato che lo stadio di casa della squadra bianconera – St. James’ Park, appunto – avrebbe ospitato due partite amichevoli della Nazionale dell’Arabia Saudita. Il NUFCFAS ha protestato in modo feroce contro questa decisione, un portavoce del gruppo ha detto che «queste amichevoli sono l’ultimo chiodo sulla bara: il Newcastle United si sta prestando alla propaganda del fondo PIF, quindi dello sportswashing dell’Arabia Saudita». A luglio è stato presentato anche un esposto alla Football Associations e al comune di Newcastle, ma entrambi gli enti non avevano alcun potere per bloccare lo svolgimento di queste partite – lo stadio infatti appartiene al Newcastle United, quindi è una proprietà privata.

Ora queste due gare – l’8 settembre contro la Costa Rica e il 12 settembre contro la Corea del Sud – sono ormai prossime, e quindi il gruppo NUFCFAS ha deciso di farsi sentire: ha redatto e diffuso un volantino/invito per tutti i tifosi, dando appuntamento per la protesta alle ore 19:15 dell’8 settembre, 45 minuti prima dell’inizio della partita tra Arabia Saudita e Costa Rica, davanti alla statua di Alan Shearer, a pochi passi dallo stadio. Sul manifesto c’è scritto che «la tifoseria dello United deve opporsi allo sportswashing dell’Arabia Saudita: non lasciate che la dittatura utilizzi la nostra città per distogliere l’attenzione dai suoi crimini».

Per il NUFCFAS, non si tratta della prima iniziativa contro la proprietà saudita. Anzi, il loro lavoro va avanti incessantemente da due anni. Secondo l’associazione, come riporta questo reportage di VAVEL, a Newcastle ci sono diversi gruppetti di tifosi che sono contrarie agli investimenti di Riyad nello United, come dimostrano anche «la crescita delle persone che ci seguono» e «l’attenzione mediatica che abbiamo guadagnato da quando il gruppo è stato costituito». Inoltre, hanno aggiunto i portavoce del NUFCFAS, «siamo stati contattati da attivisti sauditi per i diritti umani» e poi «abbiamo ricevuto anche delle minacce piuttosto forti». Ora sarà la volta di questa nuova protesta, chissà che delle amichevoli a St. James’ Park possano far aprire gli occhi al resto della tifoseria bianconera.