Ci sono sempre meno italiani nella lista del Pallone d’Oro

L'unico azzurro nella lista preliminare è Nicolò Barella. E il vero problema è che va così da anni.

Ogni anno, puntualmente, la lista dei 30 potenziali vincitori del Pallone d’Oro suscita sempre delle critiche. È una situazione inevitabile, quando si tratta di scegliere – quindi di includere o di escludere – un numero così ristretto di calciatori. Nel 2023, le candidature più autorevoli alla vittoria finale sono quelle di Lionel Messi, Erling Haaland, Kylian Mbappe e Kevin De Bruyne; poi ci sono i nomi non contestabili, per esempio quelli di Victor Osimhen, Khvicha Kvaratskhelia e Kim Min-Jae, protagonisti dello scudetto del Napoli, quelli di Martin Odegaard e di alcuni grandi vecchi come Modric, Lewandowski, Salah. E poi ci sono i giocatori che potevano essere inseriti o forse no: Josko Gvardiol, appena passato dal Lipsia al Manchester City; Randal Kolo Mouani, attaccante del PSG ex Eintracht Francoforte; Antoine Griezmann, reduce da una stagione non proprio esaltante. Secondo molti analisti, alcuni giocatori esclusi – Rafa Leão e/o Marcus Rashford, per esempio – avrebbero meritato di rientrare almeno nella rosa preliminare dei 30, in attesa della premiazione che avverrà il prossimo 30 ottobre.

Come avrete notato, non si parla minimamente di giocatori italiani. O meglio: nella lista stilata da France Football, il magazine francese che organizza il Pallone d’Oro, l’unico azzurro è Nicolò Barella. E non c’è molto da obiettare, in questo senso: l’ottima stagione delle italiane in Champions League è stata segnata dai campioni stranieri, gli unici nomi potenzialmente spendibili sarebbero stati quelli di Di Lorenzo, Tonali e Dimarco, ma è chiaro che si tratti di calciatori con un appeal internazionale ancora limitato. Certo, sulle scelte dei giornalisti di France Football avrà pesato anche l’assenza dell’Italia dai Mondiali del Qatar, la seconda consecutiva dopo quella del 2018. Il problema, però, è che l’assenza degli italiani dalla lista dei 30 candidati è diventata una tendenza-tradizione. Sono i dati a dirlo: come twittato anche da Antonio Gagliardi, ex match analyst della Nazionale e della Juventus, negli ultimi 14 anni solo 15 giocatori italiani sono entrati nella rosa dei potenziali vincitori del trofeo. Meno di qualsiasi altra grande nazione del calcio europeo:

Questo dei candidati al Pallone d’Oro è un dato eloquente. Che dice moltissimo sulla considerazione del calcio italiano all’estero. Anche perché l’exploit di Euro 2020 ha contribuito a “sistemare” un po’ la statistica: la vittoria degli Azzurri a Wembley portò ben cinque calciatori nella pre-lista dei 30 candidati, vale a dire Barella, Bonucci, Chiellini, Donnarumma e Jorginho. Proprio Jorginho è stato anche l’ultimo italiano a raggiungere il podio del premio: nel 2021, oltre a essere uno dei grandi protagonisti nel successo agli Europei, vinse anche la Champions League con il Chelsea. Prima del 2021, bisogna tornare addirittura al 2006, alla vittoria di Fabio Cannavaro e al secondo posto di Buffon, per trovare un altro azzurro tra i primi tre classificati.