Hansi Flick è il primo ct della Germania che sia mai stato esonerato

Tutti i suoi predecessori erano arrivati a scadenza, o si erano dimessi.

Da diversi anni ormai la Germania sta vivendo una profondissima crisi di risultati. Basti pensare che, nel 2018 e nel 2022, la Mannschaft è stata eliminata ai gironi dei Mondiali per la prima – e seconda, ovviamente – volta nella sua storia. Adesso è arrivata un’incredibile sconfitta (1-4) in amichevole contro il Giappone, a Wolfsburg, e allora la DFB ha ritenuto che non ci fosse nient’altro da fare, se non un ribaltone totale: Hansi Flick, nominato ct dopo Euro 2021 al posto di Joachim Löw, è stato esonerato. Flick paga un rendimento davvero negativo: nelle ultime 25 partite ufficiali, infatti, la Germania ne ha vinte 12, meno della metà; inoltre, se guardiamo alle sei partite giocate nell’anno 2023, la Mannschaft è riuscita a battere soltanto il Perù. Nelle altre amichevoli, visto che la Germania ospiterà i prossimi Europei e quindi non partecipa alle qualificazioni, ha perso pure contro Polonia e Colombia.

La notizia del licenziamento di Flick è piuttosto importante. Ma diventa enorme, veramente enorme, se consideriamo che l’ex tecnico del Bayern Monaco è il primo commissario tecnico esonerato nell’intera storia della Nazionale tedesca. In 123 anni, infatti, nessun allenatore della Nazionale maggiore era mai stato sollevato dall’incarico da parte della DFB: tutti predecessori di Flick avevano smesso di allenare la Germania andando in scadenza di contratto o dimettendosi di comune accordo con la Federazione. Inoltre, ecco un altro dato piuttosto sorprendente, e significativo: dal 1926, vale a dire da quando la Mannschaft è guidata da un solo uomo e non da una commissione, la Federazione ha nominato soltanto 11 allenatori. E ben cinque di questi hanno accettato e lasciato l’incarico dal 2000 a oggi. Sembrano pochissimi, sarebbero pochissimi, se non fosse che Lõw è stato in carica dal 2006 al 2021.

Andando in ordine cronologico, i primi due ct della storia della Germania sono stati Otto Nerz, in carica dal 1926 al 1936, e il suo successore Sepp Herberger, campione del mondo nel 1954 – stiamo parlando, ovviamente, della Nazionale dell’allora Germania Ovest. Entrambi si dimisero volontariamente. Anche Helmut Schön e Jupp Derwall lasciarono l’incarico dopo alcuni risultati deludenti, tra il 1978 e il 1984. Sei anni dopo fu la volta di Franz Beckenbauer, che diede le sue dimissioni dopo il titolo mondiale conquistato ai Mondiali in Italia; il suo successore, Berti Vogts, lasciò dopo una deludente Coppa del Mondo in Francia nel 1998. Siamo arrivati agli anni Duemila: Erich Ribbeck e Rudi Völler decisero di lasciare volontariamente dopo i fallimentari Europei del 2000 e del 2004, così come Jurgen Klinsmann scelse di non rinnovare il proprio contratto dopo il terzo posto al Mondiale casalingo del 2006. Stessa decisione anche per Joachim Löw, che non ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2021, al termine degli ultimi Europei. In fondo erano anche passati quindici anni dalla sua assunzione.

Insomma, la scelta fatta con Flick non ha precedenti, nella storia della Germania. La Federcalcio tedesca ha deciso di cambiare rotta nonostante il suo contratto avesse validità fino a giugno 2024, cioè alla fine dei prossimi Europei casalinghi. Nella lista degli allenatori sondati per sostituire l’ex tecnico del Bayern Monaco, campione d’Europa per club nel 2020, ci sono Julian Nagelsmann, Mathias Sammer e Rudi Voller, scelto come commissario tecnico a interim per le prossime partite. Nel caso la scelta ricadesse su Voller, si tratterebbe di un’altra prima volta: mai, infatti, un ex commissario tecnico della Germania è stato richiamato al suo vecchio incarico.