Il Manchester United non ha potuto vendere le maglie di Hojlund a causa della Ø danese

Un problema di approvvigionamento nei negozi ufficiali ha tolto un bel po' di soldi al club di Old Trafford.
di Redazione Undici
11 Settembre 2023

Il passaggio di Rasmus Hojlund al Manchester United è stato uno dei trasferimenti più intriganti dell’ultimo mercato estivo. Per la qualità e la prospettiva del giocatore, per la cifra pagata (70 milioni più dieci di bonus) dai Red Devils all’Atalanta, anche per l’inevitabile derby/paragone a brevissima distanza con Erling Haaland, un altro attaccante scandinavo, biondo, molto forte. Insomma, c’erano tutti i presupposti perché i tifosi di Old Trafford fossero felici, poi il campo avrebbe emesso i suoi verdetti, ma si trattava di un’operazione di mercato giusta, potenzialmente perfetta. Questo entusiasmo iniziale poteva anche essere capitalizzato, monetizzato, a pensarci bene. Magari vendendo tante maglie rosse con il numero 11 e la scritta Hojlund. Anzi: per la precisione si tratterebbe di “Højlund”, se vogliamo riprendere l’esatta grafia del cognome dell’attaccante danese. E invece il Manchester United non è riuscito a convertire tutta questa attesa in soldi, per un evidente problema di disorganizzazione linguistica: proprio questa Ø danese ha causato un po’ di problemi agli store dei Red Devils, che quindi non hanno potuto vendere la maglia customizzata con il nome del nuovo acquisto.

La storia è stata raccontata (qui) dal quotidiano inglese The Independent: in pratica, i negozi ufficiali del Manchester United non avevano messo in inventario la lettera Ø danese – ma usata anche in norvegese, faroese e sami meridionale – per la stampa serigrafica del nome di Hojlund, e quindi non hanno potuto personalizzare le maglie del club con il nome del nuovo attaccante. A meno che, ovviamente, il suo nome venisse stampato con la grafia “europea” Hojlund. Non proprio il massimo dell’organizzazione e quindi della professionalità, viene da pensare. Anche perché, come detto, a perderci sono le casse dello stesso Manchester United, private di introiti garantiti una volta annunciato l’arrivo dell’ex centravanti dell’Atalanta.

Ora pare che l’emergenza sia rientrata: le lettere Ø sono arrivate, i tifosi del Manchester United possono recarsi nel loro negozio preferito e farsi stampare la maglia ufficiale con il nome corretto di Hojlund. Ma i danni restano. Anche perché l’inizio di stagione della squadra di Ten Hag – sei punti in quattro partite di Premier, due vittorie e due sconfitte – e dello stesso Hojlund, condizionato da un infortunio e schierato solo per 23′ nell’ultimo match contro l’Arsenal, hanno un po’ smorzato l’eccitazione per il suo arrivo.

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