Il ritorno di Walter Mazzarri a Napoli rappresenta una novità assoluta nella storia del club azzurro, almeno per quanto riguarda l’era legata alla proprietà di De Laurentiis: mai prima d’ora, infatti, ADL aveva “ripreso” un tecnico che aveva già guidato la squadra in precedenza. In realtà è anche una questione di opportunità: quello di Garcia è solo il quarto esonero a campionato in corso deciso da De Laurentiis nelle sue venti stagioni da presidente; prima del tecnico francese era toccato solo a Ventura (2004/05), Donadoni (2009/10, sostituito proprio da Mazzarri) e ad Ancelotti (2019/20). Tutti gli altri tecnici che si sono alternati sulla panchina del Napoli, vale a dire Reja, Benítez, Sarri, Gattuso e Spalletti, hanno lasciato il club solo a stagione finita.
Il ritorno di Mazzarri gli permetterà anche di migliorare il suo score come allenatore del Napoli. A suo tempo, ovvero tra il 2009 e il 2013, aveva messo insieme 89 vittorie, 50 pareggi e 43 sconfitte in 182 gare di tutte le competizioni. Facendo un rapido calcolo, la sua media punti per match era di 1,74. È la sesta più alta tra tutti gli allenatori dell’era De Laurentiis: a rilevarlo è Transfermarkt, in questa grafica. Prima di Mazzarri, ci sono tutti i tecnici che sono venuti dopo di lui: al primo posto troviamo Maurizio Sarri (2015-2018), con una media di 2,16 punti in 148 partite; a seguire ci sono Spalletti (2,10 in 96 gare), Gattuso (1,89 in 81 gare), Benítez (1,87 in 112 gare), Ancelotti (1,82 in 73 gare) e anche Rudi Garcia (1,75 in 16 gare) – ovviamente il tecnico francese si “avvale” di un campione di partite molto più basso. Dietro Mazzarri ci sono solo Donadoni, Reja e Ventura, come potete leggere sotto:
Una lettura superficiale di questi dati suggerirebbe che Mazzarri sia il peggior tecnico scelto/avuto da De Laurentiis da quando il Napoli è tornato a essere una squadra importante di Serie A. La realtà, ovviamente, è più complessa. Anzi, in questo caso è esattamente contraria: proprio Mazzarri, a cavallo tra il 2009 e il 2011, ha riportato il Napoli nelle coppe europee – la prima qualificazione del 2008 arrivò solo tramite Intertoto – e poi in Champions League; nel 2012 sarebbe arrivato anche il primo trofeo dai tempi di Maradona, vale a dire la Coppa Italia. Insomma, Mazzarri ha preso il Napoli a metà classifica e l’ha trascinato – di peso – nell’élite del calcio italiano, ed è per questo che la sua media punti non può essere vicina a quella di Sarri o di Spalletti, che hanno guidato delle rose decisamente più forti, più ricche, più consapevoli delle proprie possibilità. Ora, però, è arrivata un’occasione per rimettere a posto un po’ di numeri e un po’ di cose.