Vent’anni fa Lionel Messi ha esordito con il Barcellona

Un'amichevole contro il Porto di Mourinho, per l'inaugurazione del Do Dragão.
di Redazione Undici 16 Novembre 2023 alle 16:32

Lionel Messi, quando era poco più di un ragazzino, ha giocato le sue prime partite vere nell’ambito di una grande attesa mediatica. Si parlava tantissimo di lui, del suo talento enorme e tutto da esplorare, delle sue prospettive incredibili. Al Barcellona si fregavano le mani, vista la gemma che avevano scovato e allevato. Avevano ragione a farlo, visto come sono andate le cose. Non tutti, però, ricordano quale partita abbia segnato l’esordio assoluto di Messi, come e quando si è manifestato per la prima volta nella prima squadra del Barça. Oggi è l’occasione giusta per scoprirlo oppure per rispolverare la memoria, visto che sono passati vent’anni esatti: il 16 novembre 2003, quando aveva 16 anni, quattro mesi e 23 giorni, Lionel Messi ha disputato la sua prima partita con il Barcellona.

Era un’amichevole organizzata dal Porto, il Porto allenato da Mourinho e vincitore dell’ultima Coppa Uefa, per celebrare l’apertura del nuovo Do Dragão. Lo stadio di Porto avrebbe ospitato la gara d’apertura degli Europei 2004 – Portogallo-Grecia 1-2 – e avrebbe anche festeggiato la successiva vittoria della Champions League da parte di Mourinho e dei suoi giocatori, solo che ovviamente nessuno poteva saperlo. In quel momento , però, il Do Dragão era soprattutto un impianto maestoso e futuristico, il fiore all’occhiello della gestione di Jorge Pinto da Costa, presidente-padrone del club. Anche per questo l’inaugurazione fu organizzata in grande stile: durante la pausa per le Nazionali, il nuovo stadio del Porto avrebbe ospitato il Barcellona di Ronaldinho e Rijkaard, una delle squadre più cool e divertenti d’Europa. Proprio l’assenza di molti calciatori, convocati nelle proprie rappresentative, obbligarono il tecnico olandese a convocare diversi giocatori delle squadre giovanili. Tra questi c’era anche Lionel Messi, che dall’inizio della stagione aveva già debuttato con quattro squadre giovanili diverse, sempre più forti e con limiti di età più alti, e aveva già svolto qualche allenamento con la prima squadra.

Il giovedì prima della partita (il 16 novembre 2023 fu una domenica), il padre di Messi disse a suo figlio che aveva ricevuto una chiamata dal Barcellona: Rijkaard, il suo staff e quindi il club stavano valutando di aggregarlo alla trasferta di Porto. Alla fine la decisione fu confermata, e così Leo partì insieme a Luis Enrique, Xavi, Rafa Marquez e ad altri calciatori delle squadre filiali, giovani come lui che non avevano ancora il loro spazio in prima squadra. È tutto nel video che trovate sotto: si vede Messi che entra durante la ripresa con la maglia numero 14, e poi – incredibile ma vero – si vedono due gol sbagliati a tu per tu col portiere. In realtà nel primo caso Messi fu troppo altruista, tentò di servire un compagno piuttosto che battere a rete; nel secondo caso, il suo controllo è stato tutt’altro che efficace. Nell’intervista che scorre in sottofondo alle immagini, Leo dice che «è colpa del terreno di gioco, non sono riuscito a gestire bene la palla, sono rimasto bloccato». Considerando come sono andate le cose negli ultimi vent’anni, non c’è motivo di dubitare: era sicuramente colpa del campo.

Un giovanissimo Messi

L’esordio di Messi in gare ufficiali, ovviamente stiamo sempre parlando della prima squadra del Barcellona, sarebbe arrivato poco meno di un anno dopo: il 16 ottobre 2004, quando aveva 17 anni, tre mesi e 22 giorni, Rijkaard lo fece subentrare dalla panchina al minuto 82′ di un derby contro l’Espanyol. Nel maggio successivo è arrivato il primo gol, contro l’Albacete. Sedici anni dopo, a giugno 2021, Messi ha lasciato il Barcellona dopo 778 partite ufficiali, con 672 gol realizzati e 34 trofei conquistati. Così, tanto per gradire.

>

Leggi anche

Calcio
I risultati europei del Bodo Glimt hanno portato molti soldi agli altri club norvegesi, che però non li hanno condivisi con le squadre di seconda divisione
Una decisione che stride con un modello calcistico fondato sulla crescita organica e corporativa.
di Redazione Undici
Calcio
Il ritorno del Sunderland in Premier League ha dato un nuovo impulso anche alla rinascita della città
di Redazione Undici
Calcio
Ora anche Lamine Yamal ha un suo canale YouTube, e con il primo video ha fatto più di due miioni di views in 12 ore
La stella del Barcellona è solo l'ultimo esempio del calciatore moderno che cura da solo la propria comunicazione
di Redazione Undici
Calcio
La Supercoppa Italiana ci ha detto che questo è davvero il momento di David Neres
Oltre che il trofeo agli azzurri, la doppietta di Riyad restituisce definitivamente il grande calcio a un suo grande talento. Quando gira lui, gira tutto il Napoli.
di Redazione Undici