Di lui si parla benissimo, soprattutto considerato quello che sta facendo in Youth League con la Primavera del Milan: Francesco Camarda, classe 2008, è per molti un predestinato, uno di quegli attaccanti in grado di far vedere, già a una giovanissima età, tutte le proprie qualità di finalizzatore. Classe 200u, dicevamo, che vuol dire 15 anni d’età: giovanissimo, Camarda è abituato a giocare con i più grandi, visto che è sotto età con la Primavera rossonera, con cui ha segnato, fin qui, 7 gol in stagione – con un notevole dato in Youth League, tre reti in tre partite.
Ma Camarda, ora, potrebbe fare la storia della Serie A, battendo il record di precocità di sempre. Considerata l’emergenza attaccanti, Stefano Pioli sta pensando di includere il giovane attaccante tra i convocati per il match contro la Fiorentina. Dovesse debuttare, Camarda diventerebbe il giocatore più giovane di sempre a debuttare nel campionato italiano, a 15 anni e 260 giorni.
L’attaccante milanista batterebbe così il primato di Wisdom Amey, che nel maggio 2021 scese in campo contro il Bologna a 15 anni e 274 giorni, in un impegno contro il Genoa. Amey, che dopo quella partita ha giocato soltanto un’altra volta in Serie A, superò di pochi giorni, per l’esattezza sei, un record che resisteva da decenni: quello di Amedeo Amadei, che debuttò a 15 anni e 280 giorni nel 1937 con la maglia della Roma.
A dir la verità, Amadei era stato agganciato in vetta alla classifica già nel 2016, quando il genoano Pietro Pellegri debuttò in un Torino-Genoa. Allargando lo sguardo, nella storia della Serie A ci sono stati altri cinque quindicenni: Gianni Rivera (prima presenza a 15 anni e 288 giorni, nel 1959), Aristide Rossi (15 anni e 294 giorni, nel 1930), Giuseppe Campione (15 anni e 298 giorni, nel 1989), Eddie Salcedo (15 anni e 323 giorni, nel 2017), Valeri Bojinov (15 anni e 346 giorni, nel 2002).