Jorge Mendes adesso si è preso il Nottingham Forest

L'arrivo in panchina di Nuno Espírito Santo è un segnale piuttosto chiaro, in questo senso.

Jorge Mendes, lo sappiamo tutti, è una delle figure più influenti del calcio contemporaneo. Basterebbe pensare/ricordare che è stato l’agente di Cristiano Ronaldo e rappresenta ancora José Mourinho, ma in realtà il suo impatto è stato decisamente più vasto. E più controverso. Un esempio su tutti: nelle stagioni precedenti, tutte le scelte – strategiche, di mercato, persino l’individuazione degli allenatori – fatte dal Wolverhampton sono state indirizzate dal super-agente portoghese. C’entravano i rapporti tra la proprietà del club inglese e la GestiFute, ovvero la società di procure fondata da Mendes, ma ovviamente il reticolato era più esteso: insomma, tutti sapevano che Mendes i suoi collaboratori erano la vera mente dietro i Wolves. Col tempo, le ingerenze di Mendes si sono ridotte un po’, sia per numero che per peso specifico. Anche perché adesso Mendes sembra aver spostato le sue attenzioni su un altro club di Premier League: il Nottingham Forest.

Nelle ultime ore, il Forest ha annunciato il cambio in panchina: fuori Cooper, dentro Nuno Espírito Santo. Sì, esatto: si tratta dello stesso allenatore – ovviamente legato alla GestiFute – che a suo tempo contribuì alla rinascita dei Wolves, al loro ritorno in Premier League. Il manager portoghese è un po’ come la firma sotto i quadri, per Mendes: quando “prende possesso” effettivamente di un club, la prima mossa è il suo arrivo. Lo spiega anche The Athletic in questo articolo: «Il Nottingham stava valutando la figura di Glasner. Poi è tornato sulla scena Mendes, offrendo Nuno Espírito Santo. E l’affare si è chiuso velocemente. C’è anche da dire che il Forest ha già avuto un cliente di Mendes in panchina: pure Sabri Lamouchi, infatti, era legato a lui. La differenza ora, tuttavia, è che il Forest gioca in Premier League piuttosto che in Championship: una condizione che rende la squadra ancora più appetibile, per Mendes».

L’altra figura chiave è quella di Evangelos Marinakis, proprietario del Nottingham Forest dal 2017 – nonché presidente dell’Olympiakos. Fin dall’arrivo dell’armatore greco, infatti, Jorge Mendes ha iniziato ha iniziato a muovere le sue pedine anche intorno al City Ground, lo storico stadio del Forest. Poche settimane dopo l’inizio del nuovo progetto, non a caso viene da dire, vennero concluse due operazioni in prestito dal Benfica: Diogo Goncalves e Joao Carvalho. E in seguito sarebbero arrivati altri giocatori legati alla GestiFute, ovvero Gil Dias e Rafa Mir. Non tutti i colpi sono andati a buon fine, a dirlo è il rendimento di questi giocatori al Forest, ma intanto Marinakis è riuscito a riportare il club in Premier League. E ha anche centrato la salvezza, nella scorsa stagione.

È chiaro che, ora come ora, a Mendes convenga aumentare la sua influenza sul Forest. In fondo parliamo di un club dalla grande tradizione e che può seriamente puntare a emulare il Wolverhampton, arrivato alla sua sesta stagione consecutiva nel campionato più ricco e glamour del mondo. Non sarà facile, considerando che attualmente il Forest è al quartultimo posto, quindi a rischio retrocessione. Ma Mendes, esattamente come Marinakis, ha tutto l’interesse nell’inseguire la salvezza. In realtà, però, il super-agente portoghese e il presidente greco hanno anche avuto degli scontri: il più duro è stato quello legato al controverso trasferimento di Daniel Podence dall’Olympiakos al Wolverhampton. Ora queste divergenze sembrano essersi appianate, anche perché Mendes parla direttamente con Miltiadis Marinakis, 24enne figlio di Evangelos che segue in maniera più costante le manovre di mercato del Forest. Non sarebbe assurdo immaginare l’arrivo di nuovi giocatori portoghesi, o comunque legati alla GestiFute, nel mercato invernale ormai alle porte.