L’Argentina vuole ritirare la maglia numero 10, di nuovo

Dopo il tentativo fatto per omaggiare Maradona, più di vent'anni fa, ora la Federcalcio di Buenos Aires vuole riprovarci con Messi.
di Redazione Undici
02 Gennaio 2024

Poco prima di Capodanno, il presidente dell’AFA – la Federcalcio argentina – Claudio “Chiqui” Tapia ha detto che «quando Messi si ritirerà dalla Nazionale, non permetteremo a nessun altro di indossare la maglia numero 10 dell’Argentina». Tapia ha poi aggiunto che «si tratta del minimo che possiamo fare per lui». È chiaro il riferimento all’ultimo Mondiale, all’enorme contributo dato da Messi al terzo trionfo iridato della Selección, arrivato 36 anni dopo quello firmato da Diego Maradona in Messico. La notizia, com’era prevedibile, ha fatto il giro del mondo: è stata ripresa, per dire, anche da Marca e dalla NBC. Ma il punto è: visto che l’Argentina ci ha già provato una volta a ritirare la numero 10, e non ci è riuscita, ha senso fare questi proclami? E soprattutto: stavolta la FIFA come la prenderà?

Piccolo flashback: a pochi mesi dal Mondiale 2002, l’Argentina decise di ritirare ufficialmente la maglia numero 10. Allora, ovviamente, il presidente AFA Julio Grondona voleva omaggiare Diego Maradona, che poche settimane prima aveva disputato la sua gara di addio al calcio giocato – ma in realtà aveva smesso da più tempo. Prima di partire per la Corea del Sud e il Giappone, sede della fase finale del torneo, la delegazione argentina presentò la lista dei numeri di maglia per la squadra composta dal ct Marcelo Bielsa: i 23 giocatori convocati indossavano i numeri dall’1 al 24, con la casella del 10 lasciata vuota. La FIFA, per tutta risposta, rifiutò quella lista e impose che i 23 convocati indossassero i numeri dall’1 al 23. Blatter suggerì, con i suoi soliti modi non proprio simpatici, che «la numero 10 potrebbe indossarla il terzo portiere Bonano: così stavolta il numero 10 dell’Argentina potrà davvero usare le mani». L’allusione di Blatter al gol irregolare segnato da Maradona all’Inghilterra nel 1986, quello conosciuto con la denominazione La Mano de Diós, non piacque all’Argentina: pochi giorni dopo, l’addetto stampa Ventura annunciò che la 10 sarebbe andata ad Ariel Ortega, e che «Blatter non ha l’autorità di decidere quale giocatore utilizza un certo numero nella Nazionale argentina: quella è una scelta della Federazione».

È dal 2002 che l’Argentina non prova più a ritirare uno dei suoi numeri di maglia. E il precedente, come dire, non è incoraggiante per Tapia e per la sua idea di omaggiare Messi in modo definitivo e perpetuo. Allo stesso modo, il fatto che nessun’altra Nazionale abbia tentato di seguire questa strada non depone a favore del presidente AFA. Almeno per quanto riguarda le rappresentative. Con i club è diverso: la numero 10 del Napoli è ufficialmente ritirata dal 2000, ed è stata re-indossata solo in occasioni di amichevoli e delle due stagioni che il club azzurro ha vissuto in Serie C (2004/05 e 2005/06). Al Barcellona, invece, Ansu Fati ha ereditato la numero 10 di Messi, solo che ora quel numero è libero dopo il suo passaggio in prestito al Brighton. Chissà, forse qualcuno tornerà a portarlo sulla schiena.

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