Una vittoria storica per la Palestina, nel calcio

È arrivata la prima, storica qualificazione agli ottavi di Coppa d'Asia.
di Redazione Undici 24 Gennaio 2024 alle 13:40

Nel calcio ci sono delle partite e dei risultati che hanno significati molto più estesi rispetto a quelli relativi al campo, alle classifiche. Uno di questi è sicuramente la qualificazione della Palestina agli ottavi di finale di Coppa d’Asia, torneo che si sta svolgendo in Qatar. La Nazionale dello Stato di Palestina, infatti, non aveva mai superato i gironi iniziali: nelle prime due partecipazione alla fase finale, nel 2015 e nel 2019, era sempre stata eliminata. E non aveva mai vinto neanche una partita: tre sconfitte nel 2015, due pareggi e una sconfitta quattro anni dopo. Stavolta le cose sono andate in modo diverso: dopo il brutto 1-4 incassato all’esordio contro l’Iran, sono arrivati il pareggio (1-1) contro gli Emirati Arabi Uniti e poi la prima storica vittoria,  un netto 3-0 contro Hong Kong.

Il protagonista della gara è stato Oday Dabbagh, giocatore dello Charleroi e autore del primo e del terzo gol; in mezzo, la rete del 2-0 è stata siglata da Qunbar. Grazie al successo contro Hong Kong, e al punteggio rotondo con cui è arrivato, la Palestina ha conquistato il pass per gli ottavi come una delle migliori terze classificate nella fase a gironi. Non è mancato nemmeno l’ultimo brivido: durante i minuti di recupero della ripresa, l’arbitro ha concesso un rigore a Hong Kong dopo una revisione VAR. In caso di gol, la qualificazione della Palestina sarebbe tornata in discussione, visto che la classifica delle miglior terze si stila anche in base alla differenza reti. Il rigore, però, è finito sulla traversa.

La sintesi della partita

«Abbiamo mantenuto una promessa fatta al popolo palestinese», ha detto il capitano Musab Al-Battat. «Siamo riusciti a mettere un sorriso sui volti di coloro che ci seguono e ci sostengono. Dentro e fuori la Palestina». Ovviamente Al-Battat fa riferimento alla guerra in corso sulla striscia di Gaza, al momento terribile che sta vivendo il suo popolo. La qualificazione della Nazionale è stata anche l’occasione per rivendicare non solo l’orgoglio dei palestinesi in quanto tali, ma anche la loro voglia di emergere come movimento calcistico: «Volevamo trasmettere un messaggio chiaro al mondo», ha aggiungo Al-Battat. «Noi abbiamo il diritto di partecipare a tutti i principali tornei di calcio, e non solo per il gusto di partecipare, ma per mostrare le nostre capacità. Non siamo arrivati qui per caso».

Com’era inevitabile che fosse, però, la Coppa d’Asia è stato anche un pretesto per le manifestazioni politiche di chi ha seguito la squadra in Qatar: come scrive anche Al Jazeera in questo articolo, durante le gare dei gironi i tifosi palestinesi presenti sugli spalti hanno richiesto libertà e hanno intonato cori pro-Palestina. «Le migliaia di tifosi che sono venuti fin qui e i milioni di palestinesi sfollati in tutto il mondo sono la nostra motivazione numero uno», ha detto Al-Battat, che da quest’anno si è trasferito nel campionato malaysiano, nel Kuala Lumpur City. Il difensore Mohammed Saleh, uno dei pochi giocatori originari di Gaza convocati per la Coppa d’Asia, ha detto che «è stato difficilissimo allenarsi per questo torneo, e poi giocare, senza sapere le reali condizioni della mia famiglia». Agli ottavi, la Palestina affronterà una tra Qatar e Australia, in base a come si evolverà la classifica delle migliori terze. In ogni caso, è piuttosto evidente, si tratterà di una sfida storica per una squadra e il suo popolo.

>

Leggi anche

Calcio
Se amate i tiri e i gol da fuori area, l’Aston Villa dovrebbe essere la vostra squadra del cuore
Questione di ottimi tiratori, e delle intuizioni di Emery: in Premier non c'è altra formazione che capitalizza così tanto creando così poco.
di Redazione Undici
Calcio
L’IFAB sta valutando seriamente di estendere i casi di utilizzo del VAR, per esempio sull’assegnazione e la battuta dei calci d’angolo
E i nuovi casi di applicazione della tecnologia potrebbero vedersi già ai Mondiali 2026.
di Redazione Undici
Calcio
Da quando è tornato in Francia, Florian Thauvin è diventato il simbolo del Lens, si è ripreso la Nazionale e adesso anche un incredibile primo posto in Ligue 1
Più della doppietta del sorpasso in vetta sul PSG, pesa il suo modo di interpretare il calcio e lo spogliatoio. Da vero campione ritrovato.
di Redazione Undici
Calcio
Paul Pogba è tornato in campo dopo due anni, e lo ha fatto a modo suo, con stile
Cambi di gioco millimetrici, tocchi di tacco e passaggi no-look. Con la sua corsa leggera e lo sguardo sempre alto, l'ex centrocampista della Juve e della Francia ha esordito con il Monaco. E sembra volersi riprendere tutto.
di Redazione Undici