La presentazione più assurda di sempre è quella di Arturo Vidal al Colo-Colo

L'arrivo in elicottero, poi sono comparsi un cavallo, una corona e persino una spada.

Arturo Vidal è tornato a giocare in Cile, al Colo-Colo, 17 anni dopo il suo addio: nel 2007 aveva lasciato la squadra di Santiago, la più titolata del suo Paese, per trasferirsi al Bayer Leverkusen. Da allora, come sappiamo piuttosto bene, ha vissuto una carriera scintillante: i grandi successi alla Juventus, il passaggio al Bayern e poi al Barcellona, il ritorno in Italia per vincere un altro scudetto con l’Inter, infine la conquista della Libertadores al Flamengo; in mezzo, i primi due storici trionfi del Cile in Coppa America, nel 2015 e nel 2016. A 37 anni da compiere, insomma, i tempi erano maturi perché Vidal tornasse a casa. E per essere accolto come un vero e proprio sovrano, dalla sua gente.

Ecco, questa frase potrebbe sembrare la solita metafora giornalistica. E invece non è così, si tratta di una descrizione letterale di quello che è successo all’Estadio Monumental David Arellano, l’impianto casalingo del Colo-Colo: tutti i settori erano pieni, e a quel punto il pubblico accorso sugli spalti ha visto arrivare un elicottero a centrocampo. Vidal è sceso, ha aspettato che l’elicottero ripartisse e a quel punto si è preso l’applauso del suo nuovo/vecchio pubblico. La scaletta compilata dalla dirigenza del Colo-Colo, non proprio sobria, è andata molto oltre questo momento in stile Berlusconi-anni Ottanta: pochi minuti dopo, infatti, l’ex centrocampista della Juventus si è goduto un bel giro di campo a cavallo. E non è tutto: per questo giro di campo, Vidal ha indossato un mantello nero e una corona (si spera finta); come se non bastasse, ha potuto brandire una spada verso i suoi tifosi. No, non stiamo scherzando né esagerando: è tutto qui, in queste foto pubblicate dall’account X del Colo-Colo:

Insomma, Vidal è tornato a casa ed è stato accolto in modo assurdo. Assurdamente enfatico o assurdamente cringe, scegliete voi la formula che vi piace di più. La presenza di un cavallo per celebrare il nuovo contratto col Colo-Colo, però, ha un significato più profondo di quello che sembra: da piccolo, infatti, Vidal lavorava in un maneggio e da allora ha sempre avuto una passione per questi animali. Al punto che, una volta diventato calciatore professionista, uno dei suoi primi investimenti è stato acquistare le quote di un cavallo da corsa. In seguito, poi, ha allestito un proprio allevamento e una propria scuderia. Tutto questo c’entra poco con l’elicottero e la corona e la spada, certo, ma almeno restituisce un minimo di senso alla sua presentazione.