Lukas Podolski sta facendo i miliardi grazie al kebab

Aveva aperto il primo ristorante a Colonia nel 2018. Oggi ha 30 locali che gli valgono intorno ai 200 milioni di euro l'anno.

Nel 2018 avevamo salutato l’apertura della prima kebabberia di Lukas Podolski a Colonia, l’inizio di una seconda vita da imprenditore durante la quale ha messo assieme attività tra le più disparate: ha investito anche in gelaterie, festival musicali, centri polisportivi e tornei di calcio con fan e celebrity. A sei anni di distanza, Podolski – che non si è ancora ritirato: attualmente gioca con i polacchi del Gornik Zabrze – ha riscosso un tale successo con la sua attività di ristoratore da essersi guadagnato l’appellativo di “re del kebab”. E in effetti, 207 milioni di euro fatturati nell’ultimo anno fiscale sono una cifra notevole per una persona che non fa nemmeno il ristoratore a tempo pieno. Podolski ha deciso di investire nel settore durante i suoi anni al Galatasaray: Mangal Doner, il nome della sua kebabberia, è anche un omaggio ai suoi anni in Turchia.

Quella che era cominciata come un’attività secondaria, utile a reinvestire una parte dei soldi guadagnati con il mestiere di calciatore, negli anni è diventato un mestiere quasi a tempo pieno: oggi Mangal Doner è un brand presente in tutte le grandi città tedesche, con oltre 30 ristoranti in attività tra Germania e Turchia. Oltre a essere il primo investitore della sua attività, Podolski ne è anche testimonial principale e agguerrito difensore. Quando in passato gli è stata chiesta la differenza tra Mangal Doner e una qualsiasi altra catena di fast food, Podolski ha risposto, tra lo stizzito e l’inorgoglito, che «se ordini un menu da McDonald’s, paghi tanto quanto nei miei ristoranti. O anche di più… Tuttavia, il loro cibo sarà una merda, manca di qualità».