Haaland ha segnato gli stessi gol di Agüero in Champions, solo che ha giocato 42 partite in meno

L'ennesimo record sbriciolato dal centravanti norvegese.

Fare giornalismo sportivo nell’era di Erling Haaland è una cosa complicata: bisogna avere delle competenze di statistica, o quantomeno bisogna masticare bene Microsoft Excel. Sono questi gli unici modi per poter raccontare bene il rendimento centravanti norvegese, per non perdersi nessuno dei record che sbriciola con cadenza settimanale. Per dire: non siamo nemmeno a metà marzo, e i suoi gol stagionali sono già 29, realizzati in 2665 minuti di gioco complessivi. Basta fare una semplice divisione per rilevare come Haaland segni praticamente un gol per partita. E questa cifra è depurata dagli assist: sei, non tantissimi ma neanche pochi.

Occorre avere anche un altro tipo di competenza, per seguire bene la parabola di Haaland: quella relativa alla storia del calcio. Perché è solo attraverso la lente del confronto col passato che si può comprendere la grandezza del centravanti norvegese. In questo senso, l’ultimo primato riguarda i gol segnati in gare di Champions League. Dall’esordio col Salisburgo (2019) a oggi, Haaland ha realizzato 41 gol in 37 gare della massima competizione europee. Sì, avete letto bene: 41 gol in 37 partite. È una cifra irreale. Ed è una cifra che l’ha già portato alla pari di Sergio Agüero, probabilmente l’attaccante più importante nella storia del Manchester City, la squadra per cui gioca Haaland. Il “problema”, ma l’avrete già intuito, è che Agüero ci ha messo molto più tempo, molte più partite, per raggiungere i 41 gol segnati in Champions: per la precisione sono 79 gare, diluite in 13 stagioni tra Atlético Madrid e City. Esatto, avete letto bene anche stavolta: sono 42 in meno rispetto a quelle giocate da Haaland.

Il record assurdo di Haaland è stato aggiornato nella gara di ritorno contro il Copenaghen, in cui ha segnato un gol. Al momento, il centravanti norvegese è a quota sei gol in sette gare di Champions disputate quest’anno – ha saltata un match della fase a gironi, quello in trasferta contro la Stella Rossa, a causa di un sovraccarico muscolare. Se consideriamo anche l’edizione 22/23, il suo score col City è praticamente perfetto: 18 partite, 18 gol. Più due assist decisivi, che fanno sempre volume. Infine, lanciamo giusto uno sguardo alla classifica generale nella storia della Coppa dei Campioni/Champions League: toccando quota 41, come detto, Haaland ha appaiato; nel frattempo, però, ha già superato giocatori come Robben, Eto’o, Trezeguet, Luis Suárez. Davanti a lui, adesso, ci sono Del Piero (42),  Neymar (43) e Drogba (44). La domanda che ci dobbiamo porre riguarda il numero di partite che ci metterà a superarli tutti. Il fatto che ci riesca non è neanche in discussione.