Il Siviglia ha speso oltre 20 milioni per cambiare cinque allenatori

Più o meno la stessa cifra spesa sul mercato in estate.

Il Siviglia versa da tempo in condizioni economiche difficili, per non dire critiche. Al punto che la vittoria dell’Europa League dello scorso anno, con annessa qualificazione alla Champions, ha avuto un effetto poco più che palliativo. È anche una questione di caos societario: come racconta El País in questa ricostruzione, la faida padre-figlio tra José María del Nido Sr. e José María del Nido Jr. ha trasformato i consigli direttivi in una vera e propria guerra di posizione, e intanto il debito bancario è lievitato fino a 300 milioni di euro. Qualche giorno fa, per provare a mettere una pezza all’emorragia finanziaria, il club ha sottoscritto un nuovo prestito di 100 milioni di euro, ma forse il problema andrebbe ricercato altrove. Per esempio nella quantità di denaro buttata via per assumere ed esonerare dei nuovi allenatori.

Nelle ultime due stagioni, tanto per far capire di cosa parliamo, il club andaluso ha cambiato cinque tecnici: Julen Lopetegui, Joege Sampaoli, José Luis Mendilibar, Diego Alonso e Quique Sánchez Flores. Ebbene, secondo quanto riporta Diário As in questo articolo, tutti questi avvicendamenti sono costati oltre 20 milioni di euro. Una cifra vicina ai 30 milioni spesi in estate per il calciomercato in entrata. L’ultimo capolavoro della dirigenza, e ovviamente siamo ironici, è stato l’allontanamento di Diego Alonso e la sua sostituzione con Sánchez Flores: il costo totale dell’operazione è stato di quattro milioni di euro.

Come detto, però, tutto comincia ai tempi di Julen Lopetegui, licenziato nell’autunno 2022 quando aveva ancora un anno di contratto. Per la sostituzione, al Siviglia hanno avuto un’idea brillante: perché non richiamare Jorge Sampaoli? Risposta del tecnico argentino: certo, se volete ci sono, ma dovete offrirmi un contratto biennale. Detto fatto, solo che poi Sampaoli è stato esonerato dopo 19 partite. Al suo posto è arrivato José Luis Mendilibar, capace di arrampicarsi fino alla vittoria in Europa League: un’impresa che gli ha garantito il rinnovo del contratto fino a giugno 2024, ma che non ha scongiurato l’esonero arrivato non appena le cose hanno preso ad andare male, precisamente a ottobre 2023. Siamo ormai ai giorni nostri, all’assunzione di Diego Alonso, ex tecnico dell’Inter Miami ed ex ct della Nazionale uruguaiana. Ebbene, anche Alonso è durato pochissimo, soltanto 14 gare: il suo score è stato di due vittorie (entrambe in Copa del Rey), cinque pareggi e sette sconfitte. L’esonero era praticamente inevitabile, e quindi dentro Quique Sánchez Flores.

Come detto, l’arrivo dell’attuale allenatore e del suo staff è stata un’operazione piuttosto costosa: il Siviglia ha investito quattro milioni di euro per un contratto di un anno e mezzo, ma almeno è uscito dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Ora il club andaluso ha sei punti di vantaggio sul Cadice terzultimo, ma va anche detto che gli ultimi risultati – un solo punto nelle due gare contro Almería e Celta Vigo – hanno rimesso in discussione tutto. Quando mancano ancora nove partite e la salvezza è ancora tutta da conquistare, la vera notizia è che all’orizzonte c’è già un altro cambio in panchina: la dirigenza del Siviglia potrà infatti separarsi da Quique Sánchez Flores nel caso in cui dovesse finire il campionato sotto il decimo posto. In quel caso, potrebbe farlo gratuitamente. Forse hanno imparato qualcosa, dagli errori degli ultimi anni.