In Europa non c’è un giocatore che tiri da fuori area meglio di Phil Foden

E lo ha dimostrato anche ieri contro il Real Madrid, segnano il suo sesto gol in stagione dalla distanza. Meglio lui da solo di diverse squadre di Serie A.

L’epoca del tiki-taka sta finendo anche per Pep Guardiola: il palleggio sta lasciando spazio ad un calcio più rapido e dinamico, che ha saputo addirittura abbracciare un vero “nove” d’area come Haaland. Basti pensare allo spettacolare quarto di finale giocato dal City ieri sera contro il Real Madrid: Bernardo Silva, Foden e Gvardiol sono stati i tre marcatori, tutti con conclusioni dalla distanza. Proprio Phil Foden, con quello di ieri sera, ha segnato il sesto gol da fuori area della sua stagione, diventando il migliore in questo fondamentale tra tutti i giocatori della Premier League, tenendo conto di tutte le competizioni.

Partendo dal presupposto che la versione 2023/2024 di Foden è per distacco la migliore della sua carriera — 45 presenze in stagione, 22 reti, 10 assist, mai un minutaggio così alto sotto la gestione Guardiola — il dato di sei gol segnati da fuori area resta comunque un numero degno di nota. Per dare un termine di paragone, si pensi che in Serie A la squadra che finora ha realizzato più conclusioni dalla distanza è l’Atalanta, con nove centri. Per rendere ancora meglio l’idea, Foden da solo ha segnato più gol da fuori del Milan (3), della Lazio (3) e della Juventus (5), lo stesso numero del Bologna, del Napoli e della Roma (tutte pari con 6), solo uno meno dell’Inter (7).

In un certo senso, il fondamentale in cui Foden sta dimostrando di eccellere può essere considerato ormai “anacronistico”. Le statistiche avanzate hanno infatti dimostrato da qualche anno a questa parte che calciare da lontano è una soluzione meno efficiente rispetto a tirare da dentro l’area, e che la manovra ragionata sia una soluzione più sensata rispetto a qualsiasi tentativo della lunga distanza. Un articolo di The Athletic  ha riassunto in numeri questa nuova tendenza del calcio europeo, notando come, rispetto al 2010, le conclusioni dalla distanza siano diminuite circa del 30 per cento sia nei maggiori cinque campionati europei — Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga, Ligue1 — sia in Champions League, sia anche in Coppa del Mondo. Statistiche che a Foden evidentemente non interessano granché.