Cavani al Boca Juniors continua a segnare, anche su punizione

Ultima dimostrazione: la punizione perfetta contro la Trinidense.
di Redazione Undici 09 Maggio 2024 alle 17:12

A 37 anni qualunque calciatore può dire di averne avuto abbastanza, di non avere più nessuna voglia di continuare a giocare a pallone, di non trovare ormai alcuna gioia nella routine allenamento-partita-allenamento-partita. Nessuno potrebbe dargli torto: tutto stanca, se fatto per un numero sufficiente di volte, anche giocare a pallone, anche segnare un gol. Ovviamente, come tutte le regole – perché di regola si tratta – anche questa ha la sua eccezione che la conferma (due, in realtà: oltre a quella di cui stiamo per parlare c’è anche Carlos Bacca, di cui abbiamo scritto qui).

Questa eccezione in questo caso si chiama Edinson Cavani, che ha 37 anni, è stato uno degli attaccanti più forti e prolifici della sua generazione, ha giocato in alcune delle squadre più importanti e forti d’Europa, ha segnato ogni tipo di gol in ogni tipo di partita, e a quanto pare ha tutta l’intenzione e l’energia per continuare a farlo. Ultima prova: il gol segnato contro la Trinidense, nella partita di Copa Sudamericana, un calcio di punizione – bellissima l’esecuzione, un tiro col piatto del piede più che con l’interno, dritto dritto all’angolino – che è valso al Boca la vittoria per 2 a 1 al 92esimo.

https://www.youtube.com/watch?v=3K6i_W09dng

È un gol che conferma anche lo stato di forma – impressionante, se si considera l’età ormai piuttosto avanzata per un calciatore – di Cavani in questa stagione. In 15 presenze (1041 minuti) l’attaccante ha già messo a segno dieci gol. Come sempre nella sua carriera, una media che fa invidia a tutti i colleghi e concorrenti. D’altronde, Cavani lo aveva detto che non aveva nessuna intenzione di andarsene in Argentina a svernare, che non andava al Boca Juniors soltanto per riavvicinarsi a casa (nonostante all’inizio della sua esperienza argentina le cose andassero piuttosto male e lui fosse stato accusato di non vedere l’ora di tornarsene in Uruguay, al Peñarol, una volta scaduto il suo contratto). Anzi, la scelta di andare a giocare proprio in Argentina, proprio nel Boca Juniors aveva a che fare con il raggiungimento dell’ultimo obiettivo della sua carriera: mettere la 10 che fu di Diego Armando Maradona.

>

Leggi anche

Calcio
I volontari di Milano Cortina 2026 non stanno più nella pelle
Abbiamo parlato con delle persone che saranno fondamentali nello svolgimento dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali: il loro ruolo, le loro aspettative, le loro emozioni in vista di un evento che può cambiare una vita.
di Alfonso Fasano
Calcio
Se Wirtz è ancora a zero gol con il Liverpool, la colpa è anche di una commissione che decide a chi assegnare i gol difficili da attribuire
Il meccanismo di assegnazione dei gol contesi in Inghilterra è davvero macchinoso
di Redazione Undici
Calcio
«Potremmo diventare la miglior squadra del mondo entro il 2030», ha detto il nuovo CEO del Newcastle
David Hopkinson ha vissuto esperienze professionali al Real Madrid e negli sport americani, e ha in mente un futuro molto interessante per i Magpies.
di Redazione Undici
Calcio
Al sorteggio dei Mondiali di calcio 2026 ci saranno tantissime stelle dello sport, ma solo una c’entra qualcosa con il calcio
Rio Ferdinand condurrà l'evento, ma a compilare i gironi saranno Tom Brady, Shaquille O'Neal e tanti altri volti noti che non hanno molto a che fare col pallone.
di Redazione Undici