Il Bologna che torna a giocare in Coppa dei Campioni/Champions League a sessant’anni esatti dalla prima e ultima volta è una storia davvero bellissima. Per tante ragioni squisitamente tecniche e societarie, ma anche perché la distanza temporale è talmente ampia che sarà una prima volta assoluta per diverse generazioni di tifosi rossoblu. E tutto diventa ancora più significativo, più magico, se aggiungiamo che il Bologna non partecipa a una coppa europea dai primi anni Duemila, dai tempi di Francesco Guidolin e Beppe Signori (Coppa Uefa 99/2000 e Intertoto 2002).
È inevitabile che a Bologna si respiri un grandissimo entusiasmo. Basta guardare la festa che si è accesa ieri sera in Piazza Maggiore quando è arrivata la certezza matematica del quinto posto in classifica. Se siete dei romantici, però, forse è meglio godersi il post Instagram pubblicato da Cesare Cremonini sul suo profilo ufficiale: l’ex frontman dei Lunapop, bolognese di nascita e di fede calcistica, si è svegliato questa mattina – e dagli occhi si capisce che ha partecipato volentieri a una o più feste organizzate per celebrare il Bologna – e si è messo al pianoforte a suonare una musica che nella sua città, nei prossimi mesi, ascolteranno diverse volte. E sempre con piacere.
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Si tratta ovviamente di una versione un po’ melodica del “Champions League Theme”, dell’inno della Champions League scritto da Tony Britten quando la Coppa dei Campioni ha assunto la denominazione moderna – vale a dire nel 1992. Per chi non lo sapesse, si tratta per altro di un riadattamento di “Zadok the Priest”, inno di incoronazione scritto dal compositore tedesco – ma naturalizzato inglese – Georg Friedrich Händel. Insomma, Cremonini si è cimentato nella cover di una cover. Ma è di certo una versione che andrà fortissimo a Bologna, sui colli, ovunque viva un tifoso della squadra rossoblu.