I tifosi delle squadre inglesi sono infuriati per l’aumento del prezzo dei biglietti in Premier League

Un sondaggio della BBC ha portato a dei risultati abbastanza chiari, e in qualche modo rispecchiano le proteste che si sono viste nel corso della stagione.

La Premier League è il campionato più ricco e competitivo del mondo, e su questo punto non ci sono molte discussioni. Stando alle leggi basilari dell’economia di mercato, la conseguenza inevitabile di questa situazione è che i biglietti per assistere alle partite di Premier debbano essere più costosi rispetto agli altri campionati. Di certo stanno aumentando anno dopo anno, e la cosa sta facendo infuriare i tifosi locali. Da questo punto di vista, le opinioni e i dati raccolti dalla BBC in questo reportage sono a dir poco significativi: il pretesto per somministrare un sondaggio sui prezzi in Premier League è stata l’abolizione progressiva, da parte del Tottenham, dello sconto del 50% per gli Over 65 (a partire dalla stagione 25/26); i fan degli Spurs, così come quelli di tutte le altre squadre, hanno confermato che, dall’anno prossimo, pagheranno – o si aspettano di pagare: alcuni club non hanno ancora confermato ufficialmente il loro listino – dei prezzi «leggermente più alti» o «significativamente più alti» per acquistare il loro ingresso allo stadio.

Sulle 1669 risposte/testimonianze processate dalla BBC, più della metà sostengono che la qualità delle strutture e dei servizi offerti ai tifosi – chioschi alimentari, servizi igienici, ecc. – non sia all’altezza di quanto pagano; inoltre, due terzi degli intervistati hanno affermato che il costo dell’abbonamento li ha portati a non riconsiderare l’acquisto. E si tratta di dati che, in qualche modo, rispecchiano quanto si è visto nel corso della stagione: i tifosi del Fulham, nel corso di alcune partite a Craven Cottage, hanno sventolato dei cartellini gialli per protestare contro il caro prezzi; quelli del Tottenham hanno addirittura voltato le spalle alla loro squadra; i gruppi nella Kop, ovviamente stiamo parlando del Liverpool hanno rimosso le loro bandiere; i fan dei Wolves, dopo l’uscita del listino per la stagione 24/25, hanno lanciato l’idea di boicottare le gare casalinghe.

Nell’inchiesta della BBC ci sono anche alcuni virgolettati attribuiti a tifosi, celebri e non. Per esempio: Sammy James, fan del Fulham che cura un podcast abbastanza seguito sul club londinese, ha detto che la sua squadra del cuore «punta soprattutto ad attrarre tifosi occasionali, turisti che si trovano a Londra e vogliono vedere una partita di Premier in uno stadio suggestivo come Craven Cottage. In questo modo, però, penalizzano i tifosi veri, quelli che ti seguono in ogni partita». Un altro problema riscontrato dai tifosi riguarda gli abbonamenti: «I club di Premier sanno che puoi anche non rinnovare l’abbonamento: c’è sempre qualcuno più ricco di te pronto ad acquistarne uno a prezzi più alti», dice Martin, tifoso del Tottenham; «Le entrate del matchday sono risibili rispetto a quelle relative ai diritti tv e a quelle degli accordi commerciali: aumentare il prezzo degli abbonamenti porterà un milione in più nelle casse del Liverpool, una goccia nell’oceano per il club; ma le cose cambieranno moltissimo per i tifosi», ha detto Joe, che ovviamente frequenta Anfield Road.

Di contro, c’è il caso del Crystal Palace: il club londinese ha ufficializzato il blocco dei prezzi per la prossima stagione, anche per quanto riguarda gli abbonamenti. E così molti tifosi che hanno sottoscritto la tessera annuale, almeno tra quelli interpellati dalla BBC, hanno detto di voler rinnovare il loro abbonamento. Probabilmente è questo il dato più significativo, molto più delle critiche e delle manifestazioni di protesta.