L’interfaccia è come quella di Netflix: il sommario, la durata, “riproduci”, “aggiungi alla mia lista”, “mi piace”. Solo che questa piattaforma è interamente dedicata al calcio italiano, ed è gratuita. A metà maggio la Figc ha presentato a Roma, nella Lanterna in vetro e acciaio firmata dall’architetto Massimiliano Fuksas, Vivo Azzurro TV, la sua nuova piattaforma OTT (over the top) che proporrà gratuitamente contenuti originali, inediti e in esclusiva sulle Nazionali italiane. C’è una sezione di avvicinamento agli Europei 2024 con gli highlights delle partite del girone di qualificazione, c’è la sezione “legend” (con, tra le altre cose, due toccanti ricordi di Gianluca Vialli e Gigi Riva realizzati rispettivamente con il nipote Riccardo e il figlio Nicola), c’è la sezione “c’era una volta”, con la storia delle maglie azzurre e delle grandi vittorie della Nazionale maschile: il Mondiale 1934, l’Olimpiade 1936 e il Mondiale 1938 raccontati da Pierluigi Pardo, l’Europeo 1968 da Walter Veltroni, il Mondiale 1982 da Marco Tardelli, il Mondiale 2006 dal capitano Fabio Cannavaro, l’Europeo 2020 dall’ex ct Roberto Mancini. «Questa è una giornata storica», ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina nel giorno dell’inaugurazione, «con la creazione di Vivo Azzurro TV si potrà veramente vedere e vivere il calcio in una maniera inedita, esaltando la sua straordinaria multidimensionalità e la sua facilità nel comunicare, di raccontare storie e quindi di coinvolgere tifosi e curiosi in maniera trasversale».
«L’ambizione è quella di riuscire a costruire un rapporto sempre più profondo, diretto e anche disintermediato con i tifosi», spiega Pierluigi Pardo, che si dice «onorato» di far parte del progetto. «D’altronde da sempre la Nazionale unisce i tifosi, non li divide. I numeri del 2023 di Vivo Azzurro Live e Casa Azzurri Live, programmi che ora confluiranno nella nuova piattaforma, sono stati impressionanti: rispettivamente oltre un milione e oltre 1,4 milioni di spettatori unici in quattro puntate». Pardo è anche la voce narrante delle vittorie dell’Italia nel 1934, nel 1936 e nel 1938: «Un periodo contraddittorio e terribile per l’umanità, che portò alla Seconda guerra mondiale. Ma poi c’è anche il racconto sportivo, in cui l’Italia è da sempre un Paese all’avanguardia. Quelli sono stati i primi grandi trionfi sportivi della nostra storia».
Guardando il suo “C’era una volta”, gli spettatori potranno scoprire vicende dimenticate come quella di Annibale Frossi, miglior marcatore dell’Olimpiade di Berlino con sette gol, che giocava indossando dei vistosi occhiali da vista. «Oggi potrebbe sembrare un vezzo o un’idea di marketing», conclude Pardo, «però lì c’era un problema reale: era affetto da miopia fin da giovanissimo». Ma l’obiettivo di Vivo Azzurro TV – un progetto supportato dal programma di finanziamento Uefa HatTrick V (Investment Projects) – è duplice: da un lato rafforzare ulteriormente il legame tra gli italiani e le Nazionali di calcio, dall’altro promuovere i valori del calcio attraverso numerose iniziative che contribuiscono all’inclusione sociale, che valorizzano le diversità promuovendo le potenzialità di ciascuno, che favoriscono la completa maturazione dei giovani. Per questo sulla piattaforma OTT si possono e si potranno trovare eventi live delle Nazionali giovanili, di futsal e di beach soccer maschili e femminili, una serie di speciali sui sogni e sulle ambizioni di giovani calciatrici e calciatori delle squadre azzurre, servizi promossi dal Settore Giovanile e Scolastico e dalla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc e sintesi di eventi istituzionali come la cerimonia annuale della Hall of Fame del calcio italiano.
Presto l’app di Vivo Azzurro TV sarà disponibile sui principali store digitali, iOS e Android. I contenuti della piattaforma sono in italiano e in inglese (doppiato e sottotitolato), con l’obiettivo di estendere progressivamente il supporto per altre lingue. Con questo nuovo canale OTT, la Figc completa un percorso avviato negli ultimi quattro anni per diventare una vera e propria media company con format originali, approfondimenti in studio e dirette social: i profili delle Nazionali italiane vantano oggi oltre 16 milioni di follower. Ha riscosso un buon successo di critica e pubblico anche il progetto Open Var, la trasmissione realizzata da Figc, Aia e Dazn, in collaborazione con la Lega Serie A, che per tutta l’ultima stagione ha raccontato il modo in cui gli arbitri hanno preso le decisioni sui principali episodi delle giornate di campionato attraverso gli audio in prima persona e le immagini analizzate al Var.
Anche Open Var è disponibile su Vivo Azzurro TV, con un’intervista al responsabile della Commissione arbitri nazionale di Serie A e B Gianluca Rocchi e un reportage dietro le quinte dell’International Broadcast Centre di Lissone, la “sala Var” dove vengono rivisti tutti gli episodi controversi. «Il pallone traccia delle linee che condizionano destini e storie», la saggezza del ct della Nazionale maschile Luciano Spalletti. «Vivo Azzurro TV potrà essere una finestra sul passato da cui andare a ricreare qualcosa e al tempo stesso permetterà di entrare nella vita delle squadre nazionali, andando a conoscere dinamiche interne, come quelle degli spogliatoi. Intorno al mondo del calcio c’è sempre di più e questo canale ce lo dice chiaramente».