Jules Koundé non sarà uno dei giocatori più attrattivi della Francia di Deschamps, ma sicuramente è uno dei migliori esterni difensivi di questo Europeo. Non a caso, viene da dire, ha ricevuto il premio di MVP della partita contro il Belgio, che ha portato i Bleus ai quarti di finale. Nel frattempo, però, il difensore del Barcellona è diventato anche un vero e proprio leader politico: durante le interviste del postgara, ha detto che «mi ha deluso vedere quale direzione stia prendendo la Francia: il grande sostegno verso un partito destinato a distruggere valori come rispetto delle diversità, libertà e convivenza non è una buona notizia per il mio Paese».
Ovviamente Koundé fa riferimento alle elezioni legislative convocate da Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, dopo il risultato (a dir poco deludente, per il suo partito) delle europee: al primo turno, la vittoria è andata a Jordan Bardella, candidato del partito presieduto dall’ultranazionalista Marine Le Pen, Rassemblement National; ovviamente tutto è ancora in sospeso in vista del secondo turno elettorale, ma secondo i sondaggi lo scenario più probabile è la vittoria dell’ultradestra. Ecco, è questa «la direzione» che non piace a Koundé, francese di seconda generazione (è nato a Parigi nel 1999, la sua famiglia è originaria del Benin) emigrato in Spagna, prima al Siviglia e poi al Barcellona, dopo il percorso di formazione e le stagioni d’esordio con il Bordeaux.
Non è la prima volta che Koundé si esprime in maniera chiara e inequivocabili sulla cosa pubblica del suo Paese, ed è proprio per questo che abbiamo parlato di lui in termini di leader politico: poche ore della partita contro il Belgio, infatti, il terzino della Francia aveva scritto (sul suo profilo X/Twitter) che «l’estrema destra non ha mai portato la Francia in un’era di maggiori libertà, maggior giustizia e miglior convivenza. E non credo che lo farà mai: Rassemblement National è un partito fondato sull’odio verso il prossimo, sulla disinformazione. E non è una soluzione ai problemi del Paese, visto che ha l’obiettivo di dividerci». Trovate il tweet sotto, ed è un messaggio piuttosto significativo:
C’est un jour important pour la France et pour son futur. Par les temps qui courent, voter est un devoir autant qu’un droit.
La force de la démocratie, c’est que chaque voix compte et que chacun est libre de donner son opinion.
Pour ma part, je vois que l’extrême droite n’a…
— Jules Kounde (@jkeey4) June 30, 2024