Dopo l’estate di Parigi, il grande romanzo olimpico farà di nuovo tappa in Italia, a vent’anni esatti dall’ultima volta, quando i Giochi Invernali si svolsero a Torino. Milano Cortina 2026 sarà un appuntamento dall’enorme significato sportivo, e ci mancherebbe altro, ma avrà anche un certo impatto sul nostro Paese, inteso in senso assoluto. Perché tutto quello che succederà sulle piste e dentro i palazzetti, a Milano come sulle Dolomiti, servirà a rilanciare i capisaldi su cui si basa l’idea stessa di evento sportivo: passione e perseveranza per raggiungere gli obiettivi, competizione come lingua universale e come luogo di incontro, di confronto e di scambio tra culture differenti. Ed è proprio in virtù di tutto questo che Eni ha deciso di stringere un accordo di sostegno con la Fondazione Milano Cortina 2026. La partnership strategica, firmata proprio in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici che si svolgeranno tra un anno e mezzo, si fonda sull’idea per cui le grandi manifestazioni sportive rappresentano una grande occasione, dei momenti in cui si celebrano dei valori fondamentali come la visione plurale e l’attenzione all’inclusione, in cui diventano centrali dei temi come la sostenibilità e l’equilibrio di genere.
Insomma, i Giochi Olimpici sono una delle pochissime occasioni in cui il concetto di competizione si espande. Fino a diventare condivisione a tutto tondo. In questo senso, la partnership siglata con Eni si fonda sulla meccanica “E è meglio di O”, su un racconto per cui Against & Together si avvicinano molto, fino a toccarsi, nonostante siano concetti apparentemente lontanissimi tra loro. E allora le gare e le competizioni si trasformano in un’opportunità di unione, inclusione, partecipazione. Ed è qui, in questo punto, che si determina il perfetto legame tra l’azienda e le Olimpiadi, un evento da affrontare come se fosse una sfida. Nel nome della sostenibilità, della pluralità, di valori condivisi che generano orgoglio d’appartenenza. Ai Giochi Olimpici, tutti gli atleti sono uno contro l’altro e/o parte di squadre contrapposte, ma sono anche accomunati dalla loro partecipazione a un evento planetario, dall’enorme impatto su tutto ciò che ci circonda.
Sono, per l’appunto, Against & Together: uno slogan che descrive anche il modo in cui Eni affronta il proprio lavoro e cerca di raggiungere i suoi obiettivi. Ecco, tutto parte dall’idea di comunità e di squadra: i Giochi del 2026, per Eni, saranno un momento di scambio, in cui costruire insieme un evento sempre più sostenibile, basato su innovazione e competenze. Proprio come succede in una spedizione olimpica, una circostanza in cui le istituzioni, gli atleti, le aziende e un intero sistema-Paese dialogano tra loro, creando sinergie dall’altissimo potenziale strategico. Un altro aspetto centrale della partnership tra Eni e Milano Cortina 2026 riguarda i giovani, vale a dire il target di riferimento per tutte le attività svolte dall’azienda del cane a sei zampe. Che parla alla popolazione delle due località in cui saranno ospitati i Giochi Olimpici Invernali, ma anche a tutto il resto d’Italia, ai clienti, agli stakeholder, ai suoi stessi dipendenti: ecco, i giovani sono il centro motore di tutti questi comparti, sono il futuro e hanno dei valori di riferimento chiari e inalienabili. Tra cui spicca l’inclusione, e in questo senso Milano Cortina 2026 ha raggiunto un traguardo importante ancora prima di cominciare: il Comitato olimpico internazionale ha annunciato che la partecipazione femminile salirà fino al 47%, nuovo record assoluto nella storia dei Giochi Invernali dopo la quota del 45% registrata a Pechino 2022; inoltre, l’inserimento di quattro nuove gare porterà a 50 il numero di eventi riservati alle donne.
Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale, ha spiegato che «le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 saranno una pietra miliare nella storia dello sport: il nostro obiettivo è raggiungere l’assoluta parità di genere, e i progressi che abbiamo fatto rispetto a Sochi 2014, quando le donne rappresentavano solo il 40% di tutti gli atleti qualificati alle gare, sono davvero enormi. E sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto se pensiamo che sono passati solamente 12 anni». Di quanto sia importante tutto questo se ne stanno accorgendo la politica, la società civile, le grandi aziende globali, a partire da Eni. Per cui lo sport è uno dei mondi in cui è importante, anche a livello di immagine, garantire una reale parità di genere.
Insomma, Eni ha scelto di collaborare con Milano Cortina perché, a pensarci bene, non poteva essere altrimenti: stiamo parlando di un evento attesissimo, della manifestazione sportiva più gender balanced di sempre, ma anche di un momento in cui la competizione diventa un potentissimo vettore valoriale, con lo sguardo aperto verso il futuro e verso la sostenibilità. Perché le Olimpiadi non sono solo sport, non lo sono mai state.