Tom Daley ha compiuto da poco 30 anni e, prima di tutto, è un tuffatore straordinario. Uno dei più forti della sua generazione, se non di sempre: con quella di Parigi 2024 ha partecipato a cinque Olimpiadi, e il record di longevità nella storia dei tuffi è sei, detenuto dal giapponese Ken Terauchi. Non solo: in queste cinque edizioni dei Giochi, Daley ha vinto altrettante medaglie: un oro, nel sincro dalla piattaforma 10 metri con Matthew Lee a Tokyo 2020; un argento, proprio a Parigi, con un nuovo compagno di sincro, Noah Williams; e tre bronzi, uno a Londra 2012, uno a Rio 2016 e l’altro ancora a Tokyo 2020. Oltre a tutto questo, è stato quattro volte campione del mondo (la prima volta a Roma 2009, a soli 15 anni) e cinque volte campione d’Europa.
Daley si era ritirato dopo le Olimpiadi di Tokyo, ed era andato a vivere negli Stati Uniti d’America insieme al marito Dustin Lance Black e ai suoi due figli avuti con la maternità surrogata. Ma, come ha raccontato lui stesso, un giorno, mentre si trovava in Colorado per visitare il museo del Comitato olimpico americano, suo figlio maggiore Robert gli ha detto: «Papà, voglio vederti tuffare alle Olimpiadi». Così Daley è tornato a gareggiare, si è qualificato per Parigi 2024 e ha vinto un’altra medaglia.
Per il pubblico mainstream, che magari segue i tuffi meno abitualmente, solo ai Giochi Olimpici o comunque in occasione dei grandi eventi internazionali, Tom Daley è anche il tuffatore che lavora all’uncinetto. È vero, ed è una parte della sua vita che negli ultimi anni ha contribuito a renderlo ancora più popolare di quanto non fosse già, in Gran Bretagna ma anche in tutto il resto del mondo. Daley ha spiegato di aver iniziato a lavorare all’uncinetto durante il primo lockdown causato dalla pandemia, nel 2020, e sostiene che «sia il miglior modo per rilassarsi ed essere “mindful”»: per questo lo fa anche sugli spalti, durante le gare, in qualsiasi momento ne abbia la possibilità. Alcune sue creazioni vengono vendute sul sito “Made With Love by Tom Daley” (la pagina Instagram ha 1,4 milioni di follower) e contribuiscono a finanziare la Brain Tumour Charity, un’associazione che raccoglie fondi per le cure e la ricerca contro il cancro. Il padre di Daley, Robert, morì nel 2011 a 40 anni proprio di un tumore al cervello.
Alle Olimpiadi di Parigi 2024, Daley ha realizzato all’uncinetto un maglione con i colori della bandiera britannica e di quella francese (che poi sono gli stessi: blu, bianco e rosso) e, per dare l’idea dell’attenzione che c’è intorno ai suoi lavori, l’account ufficiale su X di Bbc Sport ha pubblicato una breaking news per annunciare che Daley l’aveva terminato. Daley si sta facendo volere molto bene anche dagli altri atleti del villaggio olimpico, perché ha inventato dei pratici “porta medaglia” sempre fatti con amore e all’uncinetto, ma soprattutto martedì 6 agosto ha condiviso su Instagram il vero accessorio dell’estate 2024 e di tutti i vostri prossimi viaggi a Parigi: una bellissima borsa “porta croissant” con la stessa forma e gli stessi colori dei celebri cornetti (o brioches: dipende da dove venite) francesi. Se volete provare a farla anche voi, ecco il tutorial.
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