L’incredibile storia di come Drake ha salvato il Venezia

Il club veneto rischiava di retrocedere in Serie D: il rapper ha contribuito a trovare 40 milioni di euro e ha portato un nuovo sponsor, Nocta.

Lo scorso giugno, battendo 1-0 la Cremonese allo stadio Penzo dopo lo 0-0 dell’andata, il Venezia ha vinto i playoff di Serie B ed è stato promosso in Serie A. Dopo quel successo la città ha vissuto momenti di grande euforia, culminati in una parata storica sui canali, ma dietro quella felicità apparente la squadra veneta ha dovuto affrontare una crisi finanziaria che ha rischiato di portare il club alla rovina, al fallimento e alla retrocessione in Serie D. Fino a un intervento inaspettato: quello della superstar mondiale Drake.

La storia è raccontata oggi dal sito di GQ Italia. Nel 2021/22, dopo vent’anni di assenza dalla Serie A, il Venezia era riuscito a guadagnarsi la promozione nel massimo campionato e si era imposto come la più grande novità a metà tra calcio e lifestyle in Italia, ma la permanenza in A è durata solo una stagione. Ritornata in Serie B, la squadra ha subito un rapido declino, finendo quasi all’ultimo posto della classifica nella stagione 2022/23. Con l’arrivo del nuovo direttore sportivo Filippo Antonelli, il club ha compiuto una straordinaria rimonta fino a guadagnare un’altra promozione in un anno e mezzo, ma le difficoltà economiche accumulate negli anni precedenti hanno continuato a minacciare il futuro della squadra. In un momento cruciale, quando tutto sembrava perduto, l’intervento di Drake e del suo team ha permesso al club di evitare il fallimento.

«Ho ricevuto una telefonata da Brad (Brad Katsuyama, protagonista di Flash Boys di Michael Lewis, ndr), comproprietario del Venezia e mio caro amico», ha detto Matte Babel, Chief Brand Officer di Drake e membro del suo management, «mi ha esposto il problema in modo semplice: il Venezia deve raccogliere 10 milioni di euro in un paio di settimane, e poi almeno 30 milioni di euro in pochi mesi, o il club fallirà. Venezia è una città incredibile e il Venezia è sempre stato un club speciale. Ho parlato con Drake, poi Brad e io abbiamo discusso i dettagli di come avremmo potuto aiutare. Nel giro di due settimane abbiamo trovato un accordo, raccolto il denaro necessario per pagare gli stipendi ed evitare la bancarotta».

L’infusione di capitali da parte di Drake è solo l’inizio di una trasformazione più ampia. Grazie all’iniziativa e al sostegno di altri investitori nordamericani, il Venezia ha raccolto oltre 40 milioni di dollari, garantendo non solo la sopravvivenza del club ma anche la possibilità di puntare a obiettivi ancora più ambiziosi. La collaborazione tra il Venezia e Nocta, la sub label Nike del rapper canadese, ha portato alla creazione di nuove divise che riflettono l’estetica unica della città lagunare. Inoltre l’assunzione di Jamie Riegle, ex dirigente del Manchester United, segna un ulteriore passo verso la costruzione di un club di livello mondiale.

Il futuro del Venezia è ancora in bilico, ma solo per quanto riguarda i risultati sportivi. Nella stagione 2024/25 infatti dovrà lottare per evitare la retrocessione, tuttavia la nuova dirigenza è determinata a costruire una squadra in grado di competere ai massimi livelli con l’obiettivo di trasformare il Venezia in una potenza calcistica. «Con pazienza, un buon lavoro e un pizzico di fortuna, non c’è motivo per cui il Venezia non possa competere per un posto in Champions League in un futuro non così lontano», ha dichiarato Rob Hamwee, il nuovo presidente del comitato operativo del Venezia.