Lo stadio più grande del mondo somiglierà a un’enorme tenda

Ed è una scelta non casuale, che rimanda alla storia del Marocco.

Qualche mese fa è stata annunciata la costruzione del Grand Stade Hassan II di Casablanca, destinato a diventare l’impianto sportivo più grande del mondo. Ora ne sappiamo qualcosa in più, visto che gli studi che hanno curato il progetto, Oualalou + Choi e Populous, hanno svelato i primi render dello stadio. Sono immagini dall’impatto significativo: l’intera struttura del Grand Stade, infatti, restituisce l’immagine di un’enorme tenda. Anzi: di un enorme complesso di tende. È una scelta che rimanda alla storia e alle tradizioni del Marocco, che evidentemente ha voluto/vuole fare le cose in grande in vista dei Mondiali 2030 – il Paese nordafricano ospiterà il torneo insieme con Spagna e Portogallo, ma prima ci sarà un prologo in Sudamerica.

Come detto, il Grand Stade di Casablanca sarà lo stadio più grande al mondo: ospiterà 115mila spettatori e la sua intera estensione occuperà oltre 100 ettari di terreno nel territorio di Benslimane, località a metà strada tra Casablanca e Mohammedia e che quindi sarà ben collegata con l’aeroporto Muhammad V. Tornando alla particolare forma architettonica, in effetti quelle che vediamo sono delle vere e proprie tende. O meglio: delle riproduzioni delle tradizionali tende marocchine. Lo ha spiegato Tarik Oualalou, socio fondatore di Oualalou + Choi e architetto capo del progetto: «Abbiamo disegnato uno stadio che affonda le sue radici in figure antiche e primordiali, per la storia del Marocco. Sto parlando del Moussem, della tenda e del giardino, nonché della topografia e di paesaggi del Marocco. È uno spazio generoso, aperto al mondo e rispettoso della natura che protegge e che lo protegge. Il Grand Stade di Casablanca sarà l’incarnazione della grande tradizione dell’ospitalità marocchina». 

Per chi non lo sapesse, il Moussem – il termine deriva dalla parola araba Mawsim, che significa stagione – è una delle feste più importanti del calendario marocchino, e viene celebrata in modo diverso, ma sempre creativo e spettacolare, da moltissimi villaggi del regno. Uno dei momenti più significativi del Moussem sono le visite di tenda in tenda, le storiche abitazioni degli abitanti del Marocco, ed è proprio da qui che arriva l’ispirazione per il Grand Stade. Poi certo, come vediamo nei render l’effetto sarà un po’ diverso, decisamente più imponente. Difficile pensare in piccolo, quando vuoi ospitare 115mila persone allo stesso evento e nello stesso luogo, tutti insieme.