A Parigi sta arrivando un’altra squadra molto ricca, forse anche più del PSG

Il Paris FC è stato acquistato da uno degli uomini più ricchi del mondo. E dalla Red Bull.

Nello stesso giorno in cui è stato annunciato l’arrivo di Jürgen Klopp nell’universo calcistico Red Bull, è arrivata un’altra notizia piuttosto interessante: la multinazionale austriaca sarebbe pronta a entrare nell’orbita un’altra squadra, per altro in sinergia con LVMH, la conglomerata francese del lusso che fa capo alla famiglia Arnault. E che detiene, tra gli altri, la proprietà di marchi come Louis Vuitton, Fendi, Bulgari e Loro Piana. La parte più interessante della vicenda, però, riguarda il nome e la posizione geografica di questa squadra: si tratta del Paris FC, che in questo momento è primo in Ligue 2 – la seconda divisione della piramide francese – e quindi è è la seconda squadra più importante della capitale francese.

In realtà la storia dice che si tratta di un club legato a doppio filo con il PSG: fondato nel 1969, il PFC si è poi fuso un anno dopo con lo Stade Saint-Germain per dare vita al Paris Saint-Germain. Nel 1972, però, il progetto condiviso si è interrotto con una dolorosa scissione. Così il PFC è tornato alla sua vecchia denominazione ed è riuscito a sopravvivere solo per due stagioni in Divsion 1 – l’antenata dell’attuale Ligue 1. Il ritorno nel massimo campionato del 1978 è stato un caso isolato: la retrocessione è arrivata dopo un solo anno, e da allora il PFC non è mai andato oltre la Ligue 2.

Ora, però, le cose sembrano destinate a cambiare. E di parecchio: l’arrivo della famiglia Arnault e di Red Bull, che cominceranno ad acquisire una parte delle quote – l’attuale azionista di maggioranza, Pierre Ferracci, dovrebbe mantenere il 30% delle azioni del club fino alla stagione 2026/27 – e poi arriveranno a possedere l’intero pacchetto, determina un inevitabile cambio di scenario. Per un motivo molto semplice: quella che fa capo a Red Bull è una delle multiproprietà calcistiche più importanti al mondo, e la famiglia Arnault ha un patrimonio di circa 190 miliardi di dollari (dati Forbes). Secondo L’Équipeil progetto prevede lo stanziamento di una cifra di 200 milioni di euro per «diventare competitivi in Ligue 1», poi naturalmente il passo successivo sarà la qualificazione e la stabilizzazione in Champions League. Al termine dell’intero processo, Red Bull avrà circa il 15% delle quote societarie, mentre il resto del pacchetto azionario apparterrà a LVMH.

Un altro aspetto interessante della vicenda riguarda l’attuale presenza di soci/investitori del Bahrein e le reazioni dei tifosi: sulla maglia del Paris FC c’è il logo Bahrain Victorious e il 20% della società appartiene a fondi di investimento arabi, ma l’arrivo della nuova proprietà dovrebbe portare al loro addio. Nel frattempo, il gruppo Ultras Lutetia si è espresso in modo contraddittorio su questa operazione: intervistato dal quotidiano Le Parisien, un portavoce ha detto che «c’è tanto ottimismo, naturalmente, ma anche un po’ di preoccupazione. Da una parte c’è una buona notizia: qualunque cosa si pensi del signor Arnault, il Paris FC resterà una squadra dall’anima francese. Quello che non vogliamo è entrare nel circolo delle multiproprietà, e quindi vivere conflitti di interessi, essere una società che viene penalizzata per sostenerne un’altra, essere parte di un sistema troppo ampio. Per dirla in una frase: non vogliamo diventare la Red Bull Paris. Sarebbe un duro colpo per i nostri valori». Ecco, il fatto che la Red Bull alla fine avrà solo il 15% delle azioni dovrebbe essere abbastanza rassicurante, per la tifoseria organizzata. Per il resto, non possiamo fare altro che aspettare. E magari il derby di Parigi diventerà il più ricco del mondo.