Victor Osimhen ha detto di aver studiato la figura di Atatürk

«Non lo conoscevo prima di venire in Turchia, ma adesso so che merita tantissimo rispetto».

Il soggiorno di Victor Osimhen in Turchia sta andando piuttosto bene: l’attaccante del Napoli, passato in prestito secco al Galatasaray alla fine dell’ultimo mercato estivo, ha realizzato sei gol in altrettante partite di campionato, a cui vanno aggiunte altre due reti in tre gare di Europa League. In questo momento il Gala è primo con cinque punti di vantaggio sul Fenerbahce, e anche in Europa League la classifica sorride alla squadra di Istanbul: al momento occupa il terzo posto nella League Phase con dieci punti in quattro gare, solo la Lazio a punteggio pieno ha fatto meglio dei giallorossi. A parte i freddi numeri, c’è altro da segnalare: com’era facile immaginare, Osimehn è stato accolto dai tifosi del Galatasaray in modo trionfale, è diventato subito l’idolo assoluto dello stadio Ali Sami Yen e in Turchia già sognano un possibile trasferimento a titolo definitivo alla fine della stagione. Nel frattempo, anche Osimhen sembra essersi ambientato bene. Al punto, l’ha detto lui stesso, di essere rimasto profondamente affascinato dalla figura più importante nella storia moderna della Turchia: quella di Mustafa Kemal Atatürk, conosciuto da tutto il mondo come Atatürk.

Ma andiamo con ordine: il 10 novembre è un giorno importante per la Turchia. In tutto il Paese, infatti, si celebra l’Atatürk’ü Anma Günü, vale a dire l’anniversario della morte di Atatürk. Che è stato, in estrema sintesi, il leader del Movimento Nazionale Turco e poi il padre fondatore della Turchia repubblicana, nata ufficialmente dopo la disgregazione dell’Impero Ottomano, la fine della Prima Guerra Mondiale e della guerra d’indipendenza turca. Atatürk è morto nel 1938, e a suo nome sono state istituite diverse festività ufficialmente riconosciute nel calendario locale. Quella del 10 novembre non è una ricorrenza vera e propria, ma l’intero Paese si ferma per un minuto – alle 10.05 del mattino, l’orario esatto della sua morte – e poi ricorda e omaggia la sua figura per tutto il giorno.

Cosa c’entra tutto questo con Victor Osimhen? Semplice: il 10 novembre 2024, il Galatasaray ha affrontato e battuto il Samsunspor per 3-2. L’attaccante nigeriano, con una doppietta, è stato decisivo per la vittoria della sua squadra. Dopo la partita, intervistato dalla tv turca, ha parlato di Atatürk e di come, una volta arrivato a Istanbul, si sia appassionato alla sua storia e al mito che lo avvolge in tutto il Paese: «Negli ultimi giorni ho compreso quanto sia importante il 10 novembre per tutto il popolo turco. Non conoscevo la storia di Atatürk, il “Grande Uomo”, prima di trasferirmi in Turchia, ma da quando sono qui ho cercato di capire, di saperne di più. Ho chiesto anche ai miei compagni e alla società, e quello che posso dire è che merita molto, molto rispetto. È un personaggio importante per la storia e credo che dovremmo fare di più per rispettarlo». È difficile dire adesso se tutto questo fervore basterà a fargli venir voglia di rimanere in Turchia anche se arrivassero offerte importanti da altri club, magari di Premier League, ma quel che è certo è che Osimhen si stia ambientando piuttosto bene nel suo nuovo Paese.