Florentino Pérez se l’è presa con i giornalisti di Namibia, Uganda e Albania per i voti del Pallone d’Oro

Il giurato della Namibia, citato direttamente dal presidente del Real Madrid, l'ha definito «una persona frustrata».

Che il Real Madrid ci sia rimasto male per il Pallone d’Oro consegnato a Rodri e non a Vinícius Júnior, come dire, è stato reso abbastanza chiaro. La decisione di disertare la cerimonia di consegna del premio a Parigi, in questo senso, è molto più che una dichiarazione ufficiale di dissenso nei confronti di France Football, il magazine francese che assegna il riconoscimento. Nel frattempo, però, è arrivata anche quella: l’ha rilasciata Florentino Pérez, intervenuto all’assemblea generale del club, che ha attaccato frontalmente il sistema di voto che assegna il Pallone d’Oro. E che, molto sinteticamente, prevede che un giornalista di tutti i Paesi del mondo scelga i dieci calciatori a cui far andare un certo numero di voti, da uno a dieci.

Nel mirino del presidente del Madrid sono finiti, loro malgrado, quei giornalisti che non hanno inserito Vinícius Júnior nelle loro shortlist: «Quest’anno doveva vincere un giocatore del Real. Lo meritava Vinícius, ma pure Carvajal o Bellingham. È incredibile che, con il calcio che è diventato uno sport globale, ci siano giornalisti che nessuno conosce e che non hanno neppure inserito Vinícius nei primi dieci. Se i giornalisti di Namibia, Uganda, Albania e Finlandia non avessero votato, Vini avrebbero vinto. Il voto dovrebbe essere concesso solo a persone che, quando esprimono le loro preferenze, mettono in gioco la loro reputazione. E invece vengono da Paesi che non conosciamo nemmeno».

Queste parole piuttosto dure e controverse, com’era prevedibile, hanno fatto scoppiare un vero e proprio caso politico. La risposta più significativa è arrivata da Sheefeni Nicodemus, giornalista namibiano che ha votato per il Pallone d’Oro – e che era stato citato più o meno direttamente, in quanto rappresentante della Namibia, da Pérez. Nicodemus si è fatto intervistare da El Larguero e ha attaccato il presidente del Real Madrid: «Devo dire, con tutta franchezza, che certe dichiarazioni sono da persona frustrata». Niente male come inizio. E non è finita qui, visto che Nicodemus ha proseguito in modo ancora più affilato: «Pérez ha fatto intendere che per lui i voti del mio Paese sono poco significativi, he ci considera inferiori. Vorrei chiedergli: se fossi stato un giornalista proveniente da una nazione con grande tradizione calcistica, quale sarebbe stata la sua argomentazione?». Bella domanda.