Se amate i risultati a sorpresa, la Copa del Rey dovrebbe essere il vostro torneo preferito

Nell'ultimo turno ci sono stati un bel po' di Giant Killing.

I tifosi e gli appassionati di calcio italiani stanno una settimana dedicata alle coppe nazionali, e la stessa cosa sta avvenendo anche in Spagna. Dove, però, la Copa del Rey ha una formula completamente diversa rispetto a quella della Coppa Italia. Una formula che, viene da dire, sta determinando un bel po’ di risultati inattesi, diciamo anche sorprendenti. Ma andiamo con ordine, partendo da come si svolge il torneo: in questo momento siamo arrivati al turno non preliminare numero due, a cui prendono parte 16 squadre di Liga (le quattro che mancano sono quelle qualificate alla Supercoppa di Spagna) e quelle di seconda, terza e quarta divisione, naturalmente a patto che non siano state eliminate nel turno precedente; l’altra caratteristica di questo round è che le squadre di divisione più bassa giocano automaticamente in casa, se sorteggiate contro un’avversaria di categoria superiore. È così che si sono determinati diversi scontri che facevano presagire un potenziale Giant Killing: Ávila-Valladolid, Logroñés-Girona, Europa-Las Palmas, Sant Andreu-Real Betis, Barbastro-Espanyol, Salamanca-Celta Vigo, Pontevedra-Villarreal ed Ejea-Valencia sono solo alcune delle gare tra un club di quarta divisione e di Liga.

Qui inizia il bello: molte di queste partite sono finite con la vittoria della squadra di quarta divisione. Stiamo parlando di quella tra Logroñés e Girona, vinta ai rigori dai padroni di casa; di quella tra Barbastro ed Espanyol, finita con un clamoroso 2-0; di quella tra Pontevedra e Villarreal, terminata 1-0. Certo, il Celta ha vinto 7-0 a Salamanca, ma in realtà anche altre gare sono state piuttosto problematiche per i club di Liga. Il Valladolid, tanto per dire, ha dovuto giocare i tempi supplementari per vincere 2-4 ad Ávila, una cittadina castigliana da 57mila abitanti; il Las Palmas, invece, ha vinto solamente 2-1 nello stadio da 4mila posti dell’Europa.

Oggi si giocheranno altre partite di questo tipo – Cacereño-Atlético Madrid, Orihuela-Getafe, Olot-Siviglia, Conquense-Real Sociedad, Minera-Alavés – e quindi, almeno in teoria, potremmo assistere ad altri rovesci. Questo, però, alla fine non cambia la sostanza. Nel senso: nonostante questa formula “democratica”, alla fine la Copa del Rey viene vinta sempre da squadre di Liga, anzi è addirittura dal 1980 che un club di Segunda División non arriva alla finale. E allora l’impresa fu compiuta dal Castilla, ovvero la squadra filiale del Real Madrid. Che giocò e perse l’ultimo atto del torneo proprio contro il Real Madrid. Ma questa è un’altra storia.