Seko Fofana ha giocato per quattro anni in Italia, all’Udinese, e poi nel 2020 è stato protagonista di un un’operazione di mercato molto particolare: ha accettato l’offerta del Lens, del quale col tempo sarebbe diventato capitano e uomo-simbolo. Cosa c’è di così particolare? Semplice: quattro anni e mezzo fa, Fofana aveva 25 anni, era reduce da delle buone stagioni in Italia e sembrava destinato a trasferirsi in un club importante. Non certo al Lens, che nel 2020 era una squadra reduce da cinque stagioni vissute in Ligue 2 e che aveva appena centrato la promozione. In poco tempo, anche per via di questa decisione così anomala, i tifosi dei Sang et Or si sono profondamente innamorati di Fofana, l’hanno eletto loro idolo assoluto. E il sentimento era del tutto corrisposto: un anno e mezzo fa, infatti, Fofana ha investito personalmente Lens, cioè ha acquistato delle quote di minoranza della società e ha preso posto nel consiglio di amministrazione. Questa operazione era anche un modo per restare legato alla squadra, visto che nel frattempo il centrocampista ivoriano aveva ricevuto un’offerta irrinunciabile dall’Al-Nassr, la squadra saudita in cui gioca Cristiano Ronaldo.
Tutto romantico, tutto bello. Se non fosse che ora le cose sono cambiate in modo ancora più singolare. Fofana, infatti, ha deciso di tornare a giocare in Francia dopo due stagioni – la seconda vissuta in prestito all’Al-Ettifaq – in Arabia Saudita. E così ha accettato l’offerta del Rennes, club di Ligue 1 che per lui ha anche sborsato 20 milioni di euro. Ecco, ora il puzzle delle controversie e delle stranezze si è completato: Seko Fofana, azionista del Lens, adesso gioca in una squadra che disputa lo stesso campionato del Lens. Sì, è davvero difficile pensare a una situazione più assurda.
Lo stesso Fofana, dimettendosi dal consiglio di amministrazione del Lens subito dopo il trasferimento al Rennes, ha riconosciuto di aver fatto una scelta quantomeno discutibile. Il passo indietro nella sua nuova carriera di dirigente, però, non gli ha impedito di ricevere delle critiche. Soprattutto da parte dei suoi ex tifosi. Dopo l’ufficializzazione del suo ritorno in Francia, infatti, alcuni gruppi dello Stade Bollaert-Delelis, l’impianto di casa del Lens, hanno esposto uno striscione piuttosto eloquente: «Avversario e azionista, questo calcio moderno ci fa vomitare». Il bello – o il brutto, a seconda dei punti di vista – è che Fofana e il suo Rennes devono ancora giocare in casa del Lens. Appuntamento a metà marzo per vedere come sarà accolto l’ex idolo del pubblico Sang et Or. A naso, non riceverà molti applausi.