In Scandinavia c’è una stranissima tendenza alla nostalgia, quando si tratta di calcio. Mentre la Svezia insiste e persiste con un suggestivo esperimento passatista, quello di un campionato fondato sulla proprietà popolare dei club e senza alcun supporto tecnologico, in Norvegia hanno appena deciso di abolire il Var. Sì, avete letto bene: la Norsk Topfotball, istituzione che rappresenta le 32 squadre della prima e della seconda divisione norvegese, ha deliberato lo smantellamento del supporto video agli arbitri «nel più breve tempo possibile». Il bello – o il brutto, a seconda dei punti di vista – è che, a differenza di quanto avvenuto in Svezia, l’Eliteserien e la 1. divisjon (nomi ufficiali dei due tornei) avevano adottato il Var e ora vogliono tornare indietro. Nel tempo, e non solo.
La mozione per l’abolizione del Var è stata votata da 19 club sui 32 iscritti ai due campionati più importanti del calcio norvegese. Il presidente della Norsk Topfotball, Cato Haug, ha spiegato così i motivi alla base di questa decisione: «La tecnologia ha sicuramente del potenziale. Ma i nostri club ritengono che l’attuale versione del Var non funzioni abbastanza bene». Un passaggio fondamentale della vicenda, come scrive anche il Guardian in questo articolo, riguarda i tifosi: anche in Norvegia le quote dei club appartengono a dei comitati che rappresentano i fan, e sono stati proprio loro a spingere perché il Var venisse abolito. Non a caso, viene da dire, una nota ufficiale della Norsk Supporterallianse – una sorta di lega dei gruppi organizzati – ha chiarito che «sarebbe strano se la Federazione continuasse a imporre un sistema che i club non vogliono, come fortunatamente si evince da questa votazione».
I prossimi passaggi sono abbastanza chiari, ma non per questo semplici: la Federcalcio norvegese dovrà in qualche modo ratificare o rifiutare questa presa di posizione da parte dei club, e c’è tempo fino alla prossima riunione plenaria – in programma a marzo, prima dell’inizio del prossimo campionato. In realtà è quasi impossibile che l’abolizione avvenga fin da subito, per diversi motivi. Il primo riguarda gli attuali accordi in vigore con le tv, che scadranno solo nel 2028. E poi c’è il discorso che riguarda le coppe europee: le squadre norvegesi che partecipano a Champions, Europa e Conference League si ritroverebbero a dover giocare con il Var nelle gare infrasettimanali e poi a disfarsene nelle gare domestiche. Si tratterebbe di una situazione a dir poco complicata, ma il voto dei club non lascia grosso margine di manovra.