Il Chelsea ha preso anche un ex giocatore di rugby

Willie Isa, che da poco ha lasciato i Wigan Warriors, è entrato ello staff del club londinese.
di Redazione Undici

Negli ultimi anni, per usare un eufemismo, i club di calcio hanno ingrandito a dismisura gli staff tecnici e dirigenziali. Questa trasformazione ha portato anche all’istituzione di ruoli a dir poco creativi, e quindi inevitabilmente all’assunzione di persone che, almeno a prima vista, non c’entrano moltissimo con il calcio. E non stiamo parlando di direttori marketing o di esperti della comunicazione, ma di figure che sono a contatto con la squadra, con i giocatori. In questo senso, l’ultima idea stramba l’ha avuta il Chelsea: i dirigenti di Stamford Bridge, infatti, hanno annunciato l’arrivo di Willie Isa, ex rugbista di passaporto neozelandese che ha giocato in Australia e in Inghilterra. E che poche settimane fa, mentre era sotto contratto con i Wigan Warriors, ha annunciato la fine della sua carriera professionistica.

Ora vi starete chiedendo: ma cosa se ne fa, il Chelsea, di un ex giocatore di rugby nello staff? La risposta è: non è ancora molto chiaro. O meglio: ci sono diverse letture riguardo a questa mossa del club londinese. Intanto iniziamo dalla sua qualifica ufficiale: Isa è arrivato al Chelsea per rivestire il ruolo di “player support and development officer”. Sì, esatto: una formula che vuol dire tutto e niente. In questo articolo, The Athletic ha citato una fonte interna al Chelsea secondo cui «l’idea del club è quella di mettere a disposizione un aiuto per i giocatori, fuori e dentro al campo. L’esperienza di Isa nello sport professionistica servirà a mostrare ai calciatori cosa serve per vincere e mantenere la condizione giusta durante una stagione estenuante, sia a livello atletico che mentale».

Insomma, da queste parole sembrerebbe che il Chelsea abbia preso una sorta di tutor per la rosa di Maresca. Allo stesso tempo, però, l’ex allenatore di Isa ha detto che «stiamo parlando non solo di un grande atleta, ma di un vero e proprio architetto culturale: renderà migliore l’atmosfera all’interno della squadra grazie alla sua leadership». Altre fonti e altre indiscrezioni sostengono invece che il Chelsea abbia preso un ex rugbista per aiutare i giocatori a sviluppare il loro fisico, quindi una sorta di modello a cui aspirare quando si tratta di allenarsi. E ancora: una voce più maligna, sempre riportata da The Athletic, sarebbe quella per cui la mancanza di esperienza di Maresca – che è soltanto alla sua terza esperienza come allenatore in prima di una squadra professionistica – abbia suggerito ai dirigenti di prendere una persona che faccia da tramite tra gruppo-squadra, staff tecnico e dirigenza. Vedremo se funzionerà, quanto durerà.

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