Uno dei segreti del Barcellona di Flick è un grande maxischermo al campo di allenamento

Il tecnico tedesco ha "copiato" una vecchia idea di Nagelsmann e della scuola tedesca. E così ora i giocatori del Barça possono riguardarsi in tempo reale e capire più facilmente le istruzioni dell'allenatore.
di Redazione Undici 13 Marzo 2025 alle 16:51

In un luogo come il centro sportivo del Barcellona, che ha fatto delle tradizioni la sua identità, fa strano pensare che progresso e tecnologia possano avere un impatto così importante sul futuro. Eppure è quello che è successo a Barcellona, dove Hansi Flick ha portato una nuova filosofia, fatta di sviluppo e ammodernamento. Anche negli strumenti utilizzati per allenare la squadra. In questo senso, un maxischermo da 300 pollici a ridosso del campo di allenamento della prima squadra – quello intitolato a Tito Vilanova, per altro dotato di una tribuna da quasi 1500 posti – può e deve essere considerato come un’innovazione davvero interessante.

Ma di cosa stiamo parlando esattamente? E a cosa serve un’installazione del genere? L’idea arriva dalla scuola tedesca: per primi, infatti, ci avevano pensato a Lipsia, quando Red Bull aveva ristrutturato il training center e le strutture per la prima squadra e per le giovanili. Julian Negelssman, allora tecnico del Lipsia, aveva fatto costruire una sorta di palco sopraelevato da cui visionare le sedute tattiche. Immancabili, poi, i droni che registravano l’intera seduta, da rivedere a fine giornata insieme ai calciatori, su un maxischermo posto ai margini del campo da gioco.

Flick ha rubato un po’ da quel mondo, che poi è il mondo in cui si è formato, piazzando un maxischermo simile nel centro sportivo del Barça. Questo enorme monitor viene utilizzato per le sessioni video basate sulla tattica, per mostrare esercizi da rifare poi sul campo da gioco. Come riportato da The Athletic, finora il maxischermo è stato utile soprattutto per la preparazione dei calci piazzati – il Barcellona ha segnato 16 gol in Liga su manovre da palla inattiva – e per il gioco con i piedi dei due portieri, Szczesny e Iñaki Peña.

Anche il preparatore Julio Tous, ex collaboratore di Conte all’Inter, lo ha sfruttato spesso per la preparazione atletica: vedendosi direttamente sullo schermo, in tempo reale o quasi, i calciatori possono correggere facilmente il modo in cui eseguono gli esercizi. Da parte loro, anche i giocatori sembrano felici di questa novità: il maxischermo gli permette di apprendere sul campo ciò che chiede l’allenatore, e di farlo attraverso i loro occhi, non solo interpretando le parole dello staff tecnico. In questo modo, poi, si riduce anche il tempo da dedicare alle sedute video per analizzare la squadra avversaria. Insomma, dietro questo maxischermo c’è una piccola grande rivoluzione.

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