Il Chelsea ha chiuso due acquisti a marzo, e vuole continuare a farlo fuori dalle sessioni di mercato

I colpi per il futuro si chiamano Dário Essugo e Geovany Quenda, due giovanissimi che i Blues hanno comprato dallo Sporting Lisbona con uno scopo preciso: anticipare le avversarie e imparare dagli errori del passato.
di Redazione Undici 24 Marzo 2025 alle 18:17

Uno-due sottotraccia, mentre i campionati sono fermi e il calcio europeo è sintonizzato sulla Nations League. Il Chelsea invece è molto attivo: si è appena assicurato Geovany Quenda e Dário Essugo, due promettenti talenti portoghesi di proprietà dello Sporting Lisbona – il secondo al momento si trova in prestito al Las Palmas, in Liga. Un doppio colpo da circa 70 milioni di euro. Da far rizzare le antenne agli addetti ai lavori: Quenda ha 18 anni da compiere ed è un bruciante esterno d’attacco, già paragonato a Leão e con ampi margini di crescita (proprio per questo l’accordo fra i due club è che rimanga a farsi le ossa in biancoverde fino al 2026); Essugo invece, centrocampista ventenne, sbarcherà a Londra quest’estate.

Arrivare alla fumata bianca al di fuori delle finestre convenzionali per poi ultimare il trasferimento a tempo debito è del tutto lecito, anche se piuttosto inusuale nel calcio di oggi. Il Chelsea lo fa innanzitutto per bruciare la concorrenza: per Quenda i Blues rischiavano di impelagarsi in una scomoda asta con il Manchester United, su Essugo c’era già il forte interesse di almeno altri sei club. Eppure i Blues vanno oltre il caso specifico. Fonti societarie avrebbero rivelato a The Athletic di avere tutte le intenzioni di chiudere il grosso dei prossimi affari entro giugno: sul taccuino restano un attaccante e un’ala destra, per il cui arrivo il Chelsea sarebbe già a buon punto.

Leggi anche

Grazie a Enzo Maresca, il Chelsea è tornato a essere una squadra di calcio

L’intenzione è quella di fare tesoro degli errori commessi in passato. Il più costoso ricade sotto il nome di Moisés Caicedo: un acquisto da record, completato nell’agosto 2023 dal Brighton per oltre 130 milioni di euro, a Premier League già iniziata. La dirigenza avrebbe sottostimato proprio quest’ultimo fattore, con pesanti conseguenze in termini di ambientamento del giocatore. L’avventura di Caicedo con la nuova maglia è infatti iniziata in salita – come l’intera, disastrosa scorsa stagione del Chelsea, d’altronde – e dietro le delusioni sul campo ci sarebbe una pessima tempistica a monte.

La squadra ora in mano a Enzo Maresca si sta progressivamente risollevando, ma per la prossima annata il Chelsea non vuole trascurare più nulla. A partire dalla costruzione dell’organico: puntellato già ai nastri di partenza proprio per far amalgamare il gruppo, tra ritiro e precampionato, senza faraonici innesti in corsa. Anche perché il Mondiale per club riempie un calendario già di per sé fitto di impegni, con la Premier di nuovo al via il 16 agosto. Anziché snobbare la nuova competizione internazionale, il Chelsea preferisce giocare d’anticipo. Perfino rispetto al calciomercato: se la teoria funziona, seguiranno altre big. C’è da scommetterci.

>

Leggi anche

Calcio
Ahanor non può ancora essere convocato nella Nazionale italiana, e all’estero non si spiegano come sia possibile
Una situazione paradossale, che accomuna il difensore dall'Atalanta a campionesse come Myriam Sylla. E che in Francia desta più scandalo che in Italia.
di Redazione Undici
Calcio
Grazie a una “campagna acquisti” iniziata cinque anni fa, gli Emirati Arabi Uniti hanno fregato la FIFA e oggi hanno una Nazionale piena di giocatori naturalizzati
A partire dal 2019, gli Emirati Arabi Uniti hanno utilizzato i petroldollari per convincere e naturalizzare giovani promesse straniere, aggirando così i paletti della FIFA. E oggi, grazie a questo, possono andare al prossimo Mondiale.
di Redazione Undici
Calcio
Le qualificazioni UEFA ai Mondiali e agli Europei non piacciono più a nessuno
L'ultima sentenza arriva dalla Football Association inglese, che lancia l'appello "per una profonda revisione del format attuale".
di Redazione Undici
Calcio
Dopo che per decenni i suoi talenti hanno giocato per i Paesi Bassi, adesso il Suriname sta importando giocatori e sta per andare ai Mondiali
Da Gullit e Rijkaard fino a Van Dijk, il Suriname ha "regalato" agli Oranje i suoi migliori campioni. Adesso la situazione si è ribaltata: il Suriname può qualificarsi proprio grazie ai calciatori nati in Europa.
di Redazione Undici